«Il confronto con gli operatori di Pavullo ha permesso di mettere sotto la lente dei riflettori le tante criticità da affrontare – degrado del centro, tributi, viabilità, turismo, manutenzioni, su tutte – e di raccogliere un mandato pieno a sollecitare l’Amministrazione a mettere in campo rapidamente un piano di intervento capace di invertire una preoccupante rotta verso la chiusura di tante attività». Così Rete Imprese di Pavullo a seguito dell’incontro organizzato con gli operatori.
«Il quadro in centro storico non è per nulla incoraggiante ed è stata unanimemente sottolineata – precisa Rete Imprese – l’opportunità di insistere perché si arrivi con urgenza, dopo aver ascoltato Associazioni e esercenti stessi, alla definizione di un progetto di insieme con cui incentivare il ripopolamento commerciale, migliorare l’arredo urbano e l’illuminazione, potenziare le condizioni di sicurezza, favorire la ristrutturazione degli immobili in stato in degrado»
«Ancora una volta – prosegue Rete Imprese – è emerso come i tributi, peraltro in aumento, siano un fardello che condiziona la capacità di fare impresa: di qui la richiesta di intervenire sulla Tari, sull’imposta di pubblicità prevedendo deroghe ed esenzioni e sulla tassa di occupazione di suolo pubblico, introducendo dei canoni agevolati o abbattimenti utili a promuovere determinate aree».
«Il dibattito ha riguardato l’annoso tema della viabilità – puntualizza Rete Imprese – con particolare riferimento alla necessità di maggiore manutenzione degli assi viari e di allargamento della Nuova Estense a due corsie di marcia nell’ottica di mettere in condizione le imprese ed i lavoratori di avere un asse di collegamento tra Pavullo e Modena maggiormente efficiente».
«Si è infine ragionato – sottolinea la nota – di turismo e ribadito da più parti come esso debba diventare un vero driver di sviluppo del territorio, mettendo a sistema e valorizzando anche oltre i confini provinciali la ricchezza delle eccellenze naturalistiche, enogastronomiche, sportive, culturali ed artigianali».
«In definitiva – conclude Rete Imprese – occorre che nelle scelte politiche, economiche d istituzionali, a tutti i livelli, si dia maggiore peso e convinto ascolto alle ragioni ed istanze del mondo dell’impresa, da cui dipendono i livelli di benessere e tenuta sociale del nostro Appennino».