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Cgil, Cisl Vignola, Unione Terre di Castelli: revocato lo stato di agitazione dei dipendenti pubblici

A seguito dello stato di agitazione aperto il 16 maggio, ieri mattina in Prefettura a Modena i sindaci del Distretto Unione Terre di Castelli e i sindacati Fp/Cgil, Cisl/Fp e le Rsu hanno raggiunto l’intesa per sottoscrivere il contratto decentrato 2019-2020 per i circa 670 addetti pubblici delle diverse Amministrazioni (Unione Terre di Castelli, Comuni aderenti e Asp). E’ stato perciò revocato lo stato di agitazione.

L’intesa prevede il mantenimento dei riferimenti per i premi di produttività e consegna nuovamente ai tavoli negoziali la piena titolarità contrattuale riguardo alla distribuzione delle risorse economiche.
Ricordiamo che FP CGIL E CISL FP avevano preannunciato lo stato di agitazione perché dopo mesi di trattativa la contrattazione decentrata dell’Unione Terre di Castelli, dei Comuni ad essa aderenti e dell’ASP ancora non aveva portato i benefici economici e l’applicazione delle novità del nuovo Contratto Nazionale che da mesi RSU e Organizzazioni Sindacali chiedevano, prefigurando solo l’intenzione di tagliare in modo lineare la produttività di tutti i lavoratori e nessuna politica di stabilizzazione della retribuzione.
Con l’accordo raggiunto ieri, Rsu e sindacati sono pronti ora a firmare il contratto decentrato normativo 2019-2020 e ad avviare la contrattazione dei fondi per la distribuzione delle risorse economiche in ogni singolo ente, per dare piena attuazione al CCNL Funzioni Locali e per dare le risposte opportune ai lavoratori che da troppi anni aspettano le progressioni economiche orizzontali.

















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