E’ stato inaugurato questa mattina in piazza del Popolo a Medolla (Mo) il Teatro Comunale Facchini, completamente ristrutturato dopo i danni subito a causa del sisma del 2012. Al taglio del nastro, con il sindaco Filippo Molinari, il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario per la Ricostruzione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale Palma Costi.
Un’inaugurazione attesa non solo dall’intera comunità di Medolla, ma dai i cittadini di tutta l’Unione dei Comuni modenesi Area Nord: il Facchini è infatti il primo teatro storico che riapre i battenti nella zona del sisma, dopo la chiusura dovuta ai forti danneggiamenti.
Il progetto di recupero con rafforzamento, costato oltre 690 mila euro, di cui circa 300 mila finanziati dalla Regione attraverso la struttura commissariale, ha riguardato interventi per il miglioramento sismico e la riparazione in particolare della copertura in legno e tavelle, della muratura portante e del controsoffitto della sala Foyer.
“Dopo il palazzetto dello sport, inaugurato a maggio, torna alla sua piena funzionalità anche il teatro storico della città: una comunità che ritrova sempre di più la propria identità e un altro tassello in una ricostruzione che, con i centri storici, sta procedendo con efficacia ormai in ogni settore- afferma il presidente Bonaccini -. È davvero un grande piacere poter restituire alla città di Medolla un edificio così importante per l’attività culturale dell’intera collettività. E, cosa più importante, restituirlo in piena sicurezza”.
In occasione della riapertura, l’Amministrazione comunale di Medolla, attraverso il Centro culturale, propone un ricco calendario di appuntamenti gratuiti e di qualità per tutto il mese di dicembre.
La storia del teatro
Il Teatro, denominato del Littorio, è stato costruito nel 1923. La fase progettuale si limitò alla realizzazione del corpo propriamente teatrale trascurando le esigenze dei servizi e degli spazi accessori. Negli anni successivi si intervenne sulla sala con lavori di manutenzione: solo nel 1959 è stata realizzata una trasformazione più significativa per rendere più ampio e moderno il teatro, lavorando nella ridefinizione degli spazi interni e degli impianti. Questa trasformazione ha cancellato molti elementi architettonici: all’interno il teatro è stato completamente svuotato e vi è stata inserita una gradonata che permette la visione cinematografica e non quella teatrale. La galleria è stata realizzata con solaio in laterocemento. Lo spazio scenico è stato eliminato e la sala è stata insonorizzata. Dal 2001 al 2006 sono stati eseguiti nuovi lavori che hanno portato il teatro alla situazione attuale, quella, cioè, di uno spazio polifunzionale con caratteristiche principalmente teatrali, ma anche con capacità cinematografiche, culturali e di rappresentanza. Vengono ripristinate le condizioni originarie dell’edificio, per quanto concerne l’esterno, con le bucature e le cornici; parti dell’edificio e degli impianti vengono adeguati. Sono state eseguite anche delle demolizioni delle parti incongrue sul prospetto nord.