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Arte in terapia: dalla generosità di 49 artisti un progetto che rende più accoglienti le sedi dei servizi riabilitativi della provincia di Reggio

Arte in terapia trae origine dall’idea di far vivere i pazienti in ambienti in cui si possa respirare un’aria diversa da quella di un luogo di cura ordinario.

Destinatari di una collezione composta da 56 tra dipinti, foto e sculture, frutto di generosa donazione da parte di 49 artisti, sono innanzitutto i pazienti e, con loro, i familiari e gli operatori che vivono ogni giorno gli spazi dedicati ad attività riabilitative. In questi si svolge la fase conclusiva, talvolta molto lunga, di un percorso di cura iniziato con un trauma o una patologia che ha compromesso funzioni fisiche importanti. È il momento in cui più è indispensabile recuperare uno slancio vitale, una fiducia incondizionata che superi il timore di riscoprirsi definitivamente cambiati, un richiamo alla vita e alla sua bellezza che l’arte sa ben alimentare.

Promotore del progetto è stato il maestro Giuseppe Burgio, pittore di fama residente a Reggio Emilia, che per un periodo ha frequentato da paziente il reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale Santa Maria Nuova trascorrendovi lunghe ore. Per compierlo ha chiamato a raccolta la rete di amicizie e contatti intessuta nel corso di una vita, invitando tanti artisti italiani e stranieri a donare una loro opera.

L’invito è stato accolto oltre ogni attesa e la collezione che sarà presentata al pubblico il 1° dicembre alle ore 10.30 è l’esito felice della condivisione di un progetto nato a beneficio di tutti.

Prima di creare un percorso di bellezza che vedrà suddivisa la collezione nelle sedi riabilitative di Reggio Emilia e Correggio, l’Azienda Usl desidera presentarla in un’esposizione temporanea gentilmente ospitata dalla Cantina Albinea Canali sino a sabato 15 dicembre 2018 con la curatèla di Luigi Borettini e gli allestimenti dell’architetto Francesco Lenzini.

La collezione si aggiunge alle raccolte di opere d’arte e fotografiche già presenti in diverse sedi dell’Azienda e conferma l’impegno all’umanizzazione dei luoghi di cura come elemento che integra i percorsi di accoglienza e assistenza.

















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