Il Comune di Reggio Emilia ha siglato con Iren, per il biennio 2018-2019, un accordo per consentire la rateizzazione, con la sospensione degli interessi di mora, delle fatture individuali relative ai servizi gas, energia elettrica, teleriscaldamento e servizio idrico di famiglie in condizioni di disagio economico in carico ai Servizi sociali.
Obiettivo del documento, che fa seguito ad analoghe azioni messe in campo in passato anche in accordo con i sindacati dei lavoratori e degli inquilini, ha l’obiettivo di mettere in campo soluzioni atte a fronteggiare il fenomeno delle morosità a causa fra l’altro della crisi economica che ha colpito lavoratori e famiglie. L’accordo, oltre a rafforzare le misure di sostegno ai cittadini attraverso la rateizzazione del pagamento delle utenze, segna un ulteriore rafforzamento del rapporto in essere tra i Servizi sociali del Comune e Iren con l’obiettivo di prevenire o recuperare le interruzioni del servizio per morosità nei casi di famiglie seguite dai Servizi sociali stessi.
Il Protocollo è stato presentato e firmato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il vicesindaco di Reggio Emilia e assessore al Welfare Matteo Sassi, la dirigente dei Servizi sociali Germana Corradini e il direttore della Gestione crediti di Iren Mercato spa Luca Ottolini.
“È un accordo importante che permetterà ulteriormente ai servizi sociali di fornire un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà – ha detto il vicesindaco Matteo Sassi – Parliamo di famiglie che, negli anni della crisi economica, si sono impoverite e dunque necessitano di un accompagnamento per riuscire a ritrovare la propria autonomia.
Il mantenimento dell’abitazione e dei servizi primari ad essa correlati come l’acqua, l’energia elettrica e il riscaldamento rappresenta un obiettivo fondamentale per evitare ogni ulteriore scivolamento di famiglie già fragili verso la povertà. Per questa ragione l’Amministrazione comunale investe ogni anno, tramite i servizi sociali, risorse rilevanti pari a poco meno di un milione di euro. Ogni euro speso in questa direzione rappresenta un vero investimento sociale ed educativo specie laddove sono presenti, come quasi sempre accade, minori all’interno del nucleo familiare”.
Nel 2017, infatti, i fondi erogati per i contributi Casa dal Comune in maniera diretta o resi disponibili da Acer ammontano a 524.534 euro. A questi si aggiungono nello stesso anno 411.000 euro per fronteggiare la morosità incolpevole.
Il progetto di agevolazione messo in campo sta dando risultati significativi: negli ultimi tre anni, nella provincia di Reggio Emilia, sono state 19.832 le rateizzazioni attivate da Iren su richiesta di famiglie e cittadini, per morosità incolpevole.
COME FUNZIONA LA RATEIZZAZIONE – Il Protocollo prevede due modalità di intervento, a seconda che la morosità abbia o no provocato il distacco delle utenze.
Nel caso di nuclei familiari che nei confronti di Iren presentino esposizioni, con debiti a scadere o scaduti, è prevista una sospensione temporanea per un periodo massimo di 20 giorni lavorativi dalla richiesta dei Servizi sociali, in attesa di poter fare un approfondimento della situazione. Una volta effettuata tale valutazione e qualora vi siano le condizioni, lo stesso Servizio si farà promotore della definizione di un “patto” tra il nucleo famigliare ed Iren, che dovrà prevedere anche il pagamento delle bollette che saranno emesse successivamente alla definizione del patto. L’importo del debito dovrà essere di massimo 4.000 euro, dei quali il Servizio si fa carico del pagamento del 50%, mentre il rimanente 50% (massimo 2.000 euro) del debito dovrà essere pagato dal nucleo famigliare. Il 50% a carico del nucleo famigliare avrà una rateizzazione mensile fino ad un massimo di 6 rate di importo della singola rata non inferiore ad 80 euro, fatta salva, in alcune occasioni, la possibilità di diverse determinazioni, preventivamente concordate con Iren.
Il Servizio, in alternativa, può pattuire con il nucleo famigliare una rateizzazione che copra l’intero debito: tuttavia, qualora il nucleo famigliare non onori in tutto o in parte il piano rate, coprirà la parte rimanente per un valore che non dovrà superare il 50% del debito totale oggetto del patto.
Qualora il piano rate non sia rispettato, Iren si riserva, comunque, la facoltà di provvedere alla sospensione dei servizi.
Nel caso di nuclei ai quali sia già stata sospesa o ridotta la fornitura del servizio, sarà possibile – previa verifica delle condizioni di fattibilità da parte dei Servizi sociali – procedere al riallaccio delle utenze a seguito della definizione di un progetto di rientro dalla morosità. Anche in questo caso il Comune si farà promotore della definizione di un “patto” tra il nucleo famigliare ed Iren, che dovrà prevedere anche il pagamento delle bollette che saranno emesse dopo tale patto. Il riallaccio del servizio avverrà con il pagamento del 50% del debito ed entro un massimo di 10 giorni lavorativi dalla richiesta da parte del Servizio sociale; per la restante parte, come previsto nel patto, si potrà prevedere un piano di rientro del debito a carico del nucleo famigliare, con una rateizzazione mensile fino ad un massimo di 6 rate di importo della singola rata non inferiore ad 80 euro, fatta salva in alcune occasioni la possibilità di diverse determinazioni, preventivamente accordate con Iren. Qualora il piano rate non sia rispettato, Iren si riserva, comunque, la facoltà di provvedere alla sospensione dei servizi. Qualora il nucleo famigliare abbia giá usufruito, per le medesime bollette, di una delle due condizioni sopra riportate non avendo rispettato gli accordi ed i tempi di pagamento convenuti, non potrà in seguito ottenere ulteriori agevolazioni quali quelle sopra descritte.