Questa mattina, dalle ore 9 alle 11 si è svolto un corteo dei lavoratori degli appalti Castelfrigo tra le aziende della zona industriale di Castelnuovo Rangone al grido di “Basta appalti”.
Il corteo si è mosso dal piazzale di via Allende, antistante la Castelfrigo, e si è spostato lungo via Montanara protestando con fischi e cori davanti al Prosciuttificio San Francesco. Ha poi imboccato via della Pace dove è stato improvvisato un presidio davanti all’Alcar Uno, altra azienda del settore in cui sono insediate cooperative di manodopera. Il corteo è poi tornato indietro per via Montanara, sostando davanti all’Inalca del Gruppo Cremonini. Sosta finale davanti agli uffici della Castelfrigo al grido di “Sempre qua”.
“Da quando i lavoratori degli appalti hanno iniziato a protestare, il sistema costituito da aziende e false cooperative cerca di liberarsi di loro, lasciando però al loro posto i capi e i caporali, che sono i veri intoccabili – dichiarano Marco Bottura della Flai/Cgil e Adriano Montorsi della Filt/Cgil – È proprio quello che sta succedendo ai lavoratori degli appalti Castelfrigo: una procedura di licenziamento collettivo è stata avviata nei loro confronti senza che sia stato possibile utilizzare le garanzie minime previste in questi casi: ammortizzatori sociali, incentivi all’esodo e/o riduzione degli orari di lavoro”.
Le ragioni dei lavoratori degli appalti Castelfrigo saranno portate all’attenzione delle istituzioni, delle amministrazioni e dell’opinione pubblica fino a quando non verrà trovata una soluzione dignitosa. Domani, a Castelnuovo Rangone, i lavoratori incontreranno Susanna Camusso.