Si è tenuta ieri sera anche la seconda audizione in Commissione consigliare del Comune di Vignola sull’ipotesi di uscita della Polizia Locale dall’Unione Terre dei Castelli, e si conferma lo sconcerto dei sindacati di categoria di CGIL e CISL sulla strada intrapresa dal Sindaco Pelloni. L’Amministrazione comunale persiste nel sostenere l’utilità dell’uscita della PL e lo fa, questa volta, presentando un nuovo progetto a pochi giorni dal Consiglio comunale indetto per lunedì 23 ottobre proprio per la revoca del servizio di polizia locale.
“Nel corso dell’audizione di ieri abbiamo di nuovo ribadito tutti i dubbi di un’operazione che coinvolge una funzione fondante dell’Unione – dicono Veronica Marchesini della FP/Cgil e Wiliana Vignali della Cisl/FP – il progetto di pianificazione organizzativa che coinvolge non solo il Comune di Vignola, ma riguarda una convenzione con il comune di Savignano Sul Panaro (la PL è fuori dall’Unione dal 2010), impedisce di affrontare qualsiasi tipo di discussione. Si tratta, di fatto, di una nuova progettazione elaborata ed inviata alle organizzazioni sindacali nella giornata stessa della Commissione, senza la possibilità di valutare nel merito il progetto e con il Consiglio comunale alle porte. Ancora una volta – continuano le sindacaliste – non si riescono a misurare nel merito gli effetti dell’uscita sia riguardo al personale e al tema degli assetti istituzionali complessivi del Distretto, sia riguardo all’organizzazione specifica del settore”.
L’atteggiamento approssimativo del Sindaco Pelloni e dei commissari di maggioranza sostenitori dell’operazione ha rafforzato ancora di più le perplessità dei sindacati sulla revoca in discussione, anche riguardo al personale coinvolto.
“Il Sindaco – proseguono Marchesini e Vignali – porta avanti l’intenzione di accelerare sulla decisione della revoca, rimandando ad un secondo momento la definitiva determinazione delle unità di personale di Polizia Locale dell’Unione Terre di Castelli che dovranno essere trasferite al comune di Vignola, senza alcun riguardo alle conseguenze che ci saranno sull’intero personale di tutti gli uffici e servizi del comune stesso. Se le intenzioni del Sindaco rimangono quelle manifestate in Commissione, l’effetto dell’uscita della PL di Vignola dall’Unione sarà ancora più impattante per l’insieme di tutti i settori di quanto non si potesse pensare all’inizio”.
FP/Cgil e Cisl/FP ritengono che le tempistiche dettate per l’approvazione di una decisione che avrà dirette conseguenze sull’organizzazione del Comune di Vignola e sugli interi assetti istituzionali dell’Unione, non siano accettabili per gli approfondimenti che l’operazione merita.
Si augurano, nel contempo, la ripresa di un modello di relazioni sindacali da parte dell’Amministrazione, che parta dalle esigenze organizzative del settore di Polizia Locale e da un vero confronto sindacale che includa anche il piano occupazionale complessivo del Comune di Vignola.
Nei prossimi giorni si svolgeranno assemblee sindacali dove i sindacati comunicheranno ai lavoratori l’esito delle audizioni ed insieme a loro prenderemo delle decisioni.