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Andamento saldi estivi a Modena, FISMO-Confesercenti: avvio in linea col 2016

Bistrattati, penalizzati da vari fattori, messi in discussione ed in difficoltà i saldi però non perdono il loro appeal, resistono e continuano a suscitare interesse tra i consumatori. Così anche a Modena e provincia, che conformemente a quanto sta avvenendo nel resto del Paese, si contraddistinguono al momento, con una andamento stabile in linea con l’anno passato.

A rilevarlo un sondaggio di FISMO-Confesercenti Modena. A quasi tre settimane dall’avvio, il trend delle vendite risulta lineare, e privo di sussulti significativi, anche a causa dell’eccessiva calura estiva specie nei fine settimana. Lo scontrino medio si aggira intorno ai 100euro di spesa e lo sconto medio applicato è già oltre il 30%. Gli operatori non si sbilanciano e nemmeno si lamentano sull’andamento. Quel che colpisce però è che, anche per i saldi estivi a prendere piede e a generare ritorno, è sempre più la promozione fatta attraverso il web ed i social media in particolare. Segno tangibile di un commercio in fase di evoluzione orientato a quell’innovazione d’impresa, sostenuta ampiamente ormai da tempo da Confesercenti Modena.

I numeri e l’andamento.

Consumatori. Dal rilevamento di FISMO, almeno un modenese su tre ha già effettuato un acquisto di capi d’abbigliamento in saldo, mentre circa il 40% degli intervistati è intenzionato a farlo già nei prossimi giorni. Oltre l’80% ha trovato quello che cercava, ritenendosi soddisfatto dello sconto applicato, ma anche della possibilità – circa un 15% l’ha ammesso – di trovare capi griffati a costi accessibili. Quanto all’importo di spesa medio registrato è stato fino ad ora di 93,15 euro.

Operatori. Per la maggioranza dei commercianti monitorati – il 65% – le vendite dopo circa tre settimane, risultano stabili, mentre qualcuno (il 7%) parla anche di lieve incremento. Oltre la metà degli operatori ha applicato sulla merce da subito una percentuale media di sconto che oscilla dal 30 al 50%, ritenendosi soddisfatto per la scelta e per gli affari conseguiti fino ad ora (oltre il 90% degli intervistati). Per promuovere i saldi estivi sono stati pochi quelli che hanno preferito forme tradizionali come la distribuzione di volantini (appena il 7%), si è continuato a preferire l’allestimento della vetrina (43%), ma soprattutto come già da qualche hanno a questa parte, sono stati molti, il 50% degli intervistati, ad affidarsi si ai social media (pagine facebook e istagram) aziendali, ottenendo riscontri da subito in termini di interesse e ritorni direttamente in negozio.

“I saldi continuano a rappresentare una boccata d’ossigeno per le imprese – dichiara Roberta Simoni, presidente di FISMO Modena – perché rappresentano, nonostante sul settore gravi ormai da tempo una delle peggiori crisi del commercio tradizionale, ancora un’importante quota di ricavi. L’80% degli imprenditori intervistati deve ai saldi sia invernali che estivi fino al 30% del proprio fatturato in gran parte creato dalla clientela abituale segno di un’ evidente fidelizzazione. La distribuzione moda, soprattutto quella tradizionale, è ancora in forte sofferenza. Nel 2016 le vendite hanno segnato nuovamente un calo (-0,2 per l’abbigliamento, -0,4% per calzature e accessori) e sono scomparsi in Italia altri 2mila negozi, per un totale di 7mila attività sparite negli ultimi tre anni. Nonostante la ripresa dei consumi, infatti, il terreno perduto da recuperare è ancora molto: la spesa in moda e abbigliamento delle famiglie italiane si è ridotta negli ultimi anni del 27,5%  La diminuzione ha investito tutte le Regioni dell’Italia, tra le quali anche l ‘ Emilia Romagna.”

















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