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Festa dell’Amicizia domenica 2 luglio a Carpi, in occasione della fine del Ramadan

Le comunità straniere del territorio delle Terre d’Argine hanno deciso di chiamarla Festa dell’Amicizia, a sottolineare come la convivenza e l’integrazione passi per lo stare insieme in letizia, conoscendosi e riconoscendosi in un momento di allegria e divertimento: questa è l’iniziativa alla quale, in occasione della fine del mese di Ramadan, la Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine invita tutta la cittadinanza, domenica 2 luglio alle ore 13 a Carpi, presso il centro sociale Graziosi, al civico 25 di via Sigonio. Per forte volontà dei fedeli musulmani, la festa è stata concepita non come celebrazione religiosa, bensì come momento aperto a tutti: credenti di tutte le fedi così come non credenti, accumunati soltanto dalla voglia di stare insieme e conoscersi.

Durante il pranzo, la partecipazione al quale è a offerta libera – previa prenotazione da effettuarsi entro il 27 giugno al numero 366.9746723 o inviando una mail all’indirizzo consultastranieri@terredargine.it – i convitati potranno gustare le pietanze tipiche dei paesi d’origine delle varie comunità presenti. Dalla samosa (antipasto di patate e piselli in pastella) al riso con carne, dal ciath misto (patate, yogurt, ceci) alla pakora (verdure fritte in pastella), passando per l’agnello in umido fino al rasgulla (dolce con latte, zucchero, limone) e allo jalebi (dolce con zucchero, limone, acqua di rose e sciroppo), assaggiare i sapori di tante terre differenti sarà un modo per conoscere meglio gli usi e i costumi delle persone che vanno a comporre il variegato mosaico etnico del territorio.

Ma non solo: durante il pranzo, dopo il saluto delle autorità presenti, saranno eseguite canzoni e danze, oltre a essere recitate poesie.

L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, ha coinvolto un numero crescente di persone, tanto che, lo scorso anno, si è arrivati a oltre 400 partecipanti: “Il successo di questo bel momento di condivisione – spiega il Presidente della Consulta per l’integrazione Ousmane Cisse – testimonia come la volontà di stare insieme e conoscersi sia, nelle nostre comunità, viva e forte. Il periodo non è certo facile per chi pensa che il dialogo e l’integrazione siano l’unica soluzione per costruire una società più giusta e pacifica, ma questa è un’opera di tessitura da portare avanti giorno dopo giorno, senza mai fermarsi. I momenti di festa non bastano di certo, e infatti la Consulta promuove diversi progetti, come, per esempio, SaluteInMigrazione, che per il secondo anno si propone di far incontrare i medici dell’AUSL e le comunità straniere, ma non dimentichiamo che stare insieme alla stessa tavola, guardandosi negli occhi e parlandosi, in allegria e serenità, è una delle modalità più antiche che l’uomo, nella sua storia, abbia mai adottato per iniziare a stringere amicizia”.

Il Ramadan è il mese nel quale si pratica il digiuno ed è, secondo il calendario musulmano, il nono mese dell’anno, con una durata di 29 o 30 giorni. Costituisce un periodo eccezionale dell’anno per i fedeli musulmani, e celebra l’annuncio della Rivelazione fatta dall’angelo Gabriele a Maometto. Il digiuno (sawm) durante tale mese costituisce il quarto dei Cinque pilastri dell’Islam e nel corso del mese di Ramadan i musulmani debbono astenersi – dall’alba al tramonto – dal bere e mangiare. Particolarmente intensa dev’essere la lotta contro i cattivi pensieri, le cattive azioni, la rabbia.

Per informazioni e aggiornamenti consultare la pagina Facebook Consulta Integrazione o il blog all’indirizzo www.consultaperlintegrazione.blogspot.it.

















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