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Il comico Paolo Migone e la danza verticale alla Fiera di Soliera

Domenica 25 giugno, alle 21.30, in piazza Lusvardi a Soliera, si ride con il nuovo spettacolo comico di Paolo Migone e dei gatti Mezzi. Titolo: “Doveeri?”. In scena tre miti assoluti dell´ironia in salsa toscana. Uno spettacolo divertente incentrato sui doveri, la necessità di stare all’interno di una società impazzita e la voglia di fuggire in luoghi selvaggi e primitivi: e proprio in questi luoghi, i tre toscani si ritrovano, fuggiti, d’istinto, tant’è che nessuno dei tre sa che l’altro è fuggito.

Come in tutte le produzioni della compagnia, si cerca di fondere linguaggi e indoli molto diversi per costruire percorsi di drammaturgia semplici e nuovi. Il talento di Paolo Migone viene qui accerchiato dalla scoppiettante allegrezza de I Gatti Mezzi. Se gli ingredienti si amalgamano al punto giusto, allora saranno meraviglia e risate.

A seguire, sempre in piazza Lusvardi, si potrà assistere all’evento conclusivo della 164ª Fiera di Soliera. La compagnia Cafelulé proporrà infatti “Mannequin. Storie di sarti e di legami”, una straordinaria esibizione di danza acrobatica verticale sulle mura del Castello Campori. Cafelulé nasce dal desiderio di esplorare la relazione del corpo e del movimenti con la verticalità e l’orizzontalità, sperimentando nuove relazioni con le linee, i piani, i volumi, le forme di un luogo che non è il tradizionale palcoscenico. Le coreografie e gli spettacoli si distinguono per la capacità di trasformazione e valorizzazione dello spazio urbano e dell’ambiente naturale, i quali diventano parte integrante della scenografia. La dimensione verticale degli spettacoli dialoga con le architetture urbane, mostrandole in una nuova funzione, come centro di aggregazione, di socialità e incontro. Questa particolare forma di espressione artistica valorizza e pone l’attenzione sui luoghi in cui si svolge rendendoli parte integrante dello spettacolo stesso. Alzare lo sguardo, volgerlo verso l’alto e scoprire le bellezze che la frenesia del quotidiano spesso non ci permette di vedere: questo è Cafelulé.

Ingresso libero.

















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