La Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla gioisce per l’ordinazione episcopale di don Daniele Gianotti, parroco di Bagnolo, chiamato da papa Francesco a guidare la Diocesi di Crema, in Lombardia. L’annuncio dell’elezione venne dato lo scorso 11 gennaio. Ora, dopo un Triduo di preghiera celebrato nell’unità pastorale di Bagnolo, ci si prepara alla festa di domenica 19 marzo, quando durante la solenne Eucarestia che inizierà alle 16.30 nella Cattedrale di Reggio Emilia monsignor Gianotti riceverà la consacrazione episcopale per l’imposizione delle mani del vescovo Massimo Camisasca.
La giornata di domenica è ricca di significati. Dal punto di vista liturgico il 19 marzo, solennità di san Giuseppe, contiene un riferimento decisivo per ogni vocazione alla paternità nella Chiesa, come quella di un vescovo. Tuttavia, quest’anno, il 19 marzo cade di domenica e la festa del patrono della Chiesa universale deve lasciare la “precedenza” alla terza domenica di Quaresima dell’anno liturgico A, la domenica della Samaritana al pozzo, che all’inizio del terzo millennio è diventata l’icona evangelica preferita dai Pontefici per descrivere il modo con cui la Chiesa intende vivere il suo rapporto con il mondo.
Per la Diocesi reggiano-guastallese la terza domenica di Quaresima è poi, da mezzo secolo, la Giornata di preghiera e solidarietà con le missioni diocesane: per don Gianotti, che da oltre vent’anni ha accompagnato il cammino della presenza missionaria in Rwanda, con il Progetto Amahoro (Case della Pace), si tratta dunque di un’altra coincidenza rilevante.
La Cattedrale reggiana per la prima volta, dopo quasi 33 anni, accoglie un evento come quello di un’ordinazione episcopale; l’ultimo evento di tale tenore fu il 16 dicembre 1984, quando venne ordinato l’arcivescovo reggiano Romeo Panciroli (mentre le due successive ordinazioni nel 1995 di Monari e nel 2006 di Ghizzoni furono celebrate in Palasport).
Per la celebrazione di domenica pomeriggio la Cattedrale, con gli spazi della cripta e delle cappelle laterali, è attrezzata per accogliere un numero elevato di persone. Per la preparazione della sessantina di sacerdoti reggiano-guastallesi e di Crema invitati ad indossare la casula verrà utilizzato il Battistero, mentre il palazzo vescovile ospiterà per la preparazione i dieci arcivescovi e i quindici vescovi che imporranno le mani su don Gianotti, insieme al vescovo Massimo, presidente della celebrazione. Sarà questo il momento più suggestivo, sottolineato dal silenzio orante di tutta l’assemblea, dopo la processione d’ingresso dal cortile del vescovado al suono delle campane, la memoria del Battesimo nella domenica “della sorgente di acqua viva”, la liturgia della Parola, il solenne inno gregoriano del Veni creator, la richiesta di ordinazione che farà il Vicario generale di Crema, insieme al vicario episcopale don Giovanni Rossi, la lettura della bolla di nomina di Papa Francesco, l’omelia di Camisasca, le interrogazioni, il canto delle Litanie dei Santi, mentre l’eletto è prostrato sul pavimento davanti all’altare. Dopo l’imposizione delle mani, gli arcivescovi e i vescovi circonderanno ancora il vescovo eletto di Crema sino al termine della Preghiera di Ordinazione, mentre due diaconi terranno aperto sul capo di don Daniele l’evangeliario. Unto poi il capo del nuovo ordinato con il sacro crisma, egli riceverà il libro dei Vangeli, l’anello donatogli dal vescovo Massimo, la mitra dono del vescovo di Brescia Luciano Monari (co-consacrante principale insieme al predecessore di Gianotti a Crema, monsignor Oscar Cantoni, ora vescovo a Como) e il pastorale, dono della Diocesi reggiano-guastallese. E così il vescovo Daniele sarà invitato a prendere posto sulla sede episcopale e riceverà l’abbraccio fraterno del nostro vescovo e di tutti i vescovi concelebranti. Dopo la liturgia eucaristica, in cui il nuovo ordinato diventerà il primo concelebrante, il vescovo Daniele percorrerà tutta la navata per impartire a tutti la benedizione, al canto solenne del Te Deum.
Infine, il vescovo Daniele rivolgerà la parola al popolo e, dopo la processione d’uscita, scenderà di nuovo in Cattedrale, dove saluterà tutti fedeli che lo desiderano.
I diversi momenti della liturgia verranno accompagnati dal canto animato e sostenuto dal Coro diocesano e dell’Istituto diocesano di Musica e Liturgia, allargato alle corali parrocchiali di Bagnolo e Calerno e agli amici che hanno ricevuto tanto da don Gianotti nel suo impegno per la musica e la liturgia.