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Aggressione primario cardiologia, confermata custodia cautelare in carcere per indagato

Il tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la custodia cautelare in carcere per D.A., 59enne accusato di aver aggredito con soda caustica spruzzata da una pistola giocattolo il primario di Cardiologia di Modena Stefano Tondi e il figlio, Michele, la sera del 10 novembre a Vignola.
Nell’udienza, il 30 dicembre, cui l’uomo non ha presenziato, la difesa aveva chiesto i domiciliari; il procuratore di Modena, Lucia Musti, aveva invece sostenuto la sussistenza della pericolosità dell’indagato, che può essere contenuta solo dalla misura carceraria. I giudici hanno confermato l’ordinanza del Gip per le accuse di tentato omicidio e lesioni gravi nei confronti del medico e hanno accolto l’istanza della difesa solo per il reato di lesioni al figlio.
Per l’accusa D.A., ispettore del lavoro dell’Ausl, ha agito mosso da gelosia nei confronti del medico, che da alcuni mesi ha una relazione sentimentale con una sua ex.

















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