Un’agricoltura più “verde” che tutela la biodiversità e gli elementi caratteristici del paesaggio agrario dell’Emilia-Romagna. Sono le finalità di due bandi approvati dalla Giunta regionale che mettono a disposizione nel complesso 3 milioni di euro all’anno del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 sotto forma di incentivi agli agricoltori, singoli o associati in cooperativa, e ad altri soggetti non agricoltori che aderiscono a programmi di lunga durata che prevedono l’adozione di pratiche ed interventi all’insegna della sostenibilità e della salvaguardia di ambienti naturali di alto pregio come zone umide, boschetti, maceri, siepi, risorgive e prati umidi.
I due bandi danno continuità alla programmazione del Psr avviata l’anno scorso con i primi due interventi nell’ambito della Misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” e riguardano in particolare la “Gestione dei collegamenti ecologici dei siti Natura 2000 e conservazione di spazi naturali e seminaturali e del paesaggio agrario” (tipo di operazione 10.1.09) e il “Ritiro dei seminativi dalla produzione per venti anni per scopi ambientali e gestione dei colegamenti ecologici dei siti Natura 2000” (tipo di operazione 10.1.10). “Gli interventi in campo ambientale- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli- sono una delle punte più avanzate del Psr dell’Emilia-Romagna. Con questi due ulteriori bandi rafforziamo le iniziative a favore della biodiversità e del mantenimento di habitat di alto pregio naturalistico e paesaggistico”.
Cosa prevedono i due bandi.
Il primo bando, con una dote di 1 milione di euro per il 2016, è volto alla salvaguardia della biodiversità nelle aree di pianura e favorisce gli interventi finalizzati alla tutela della fauna e della flora selvatiche mediante la conservazione di elementi caratteristici del paesaggio agrario come appunto siepi, boschetti, stagni, ecc.. La durata dell’impegno è di dieci anni e agli agricoltori che aderiscono sarà erogato dal 2017 un contributo di 800 euro all’ettaro all’anno per la conservazione di siepi o boschetti che salgono a 1.000 euro all’ettaro all’anno per il mantenimemto di stagni o maceri.
Il secondo bando, che può contare su una dotazione di due milioni di euro, prevede invece il ritiro dei seminativi dalla produzione per un ventennio e il mantenimento di ecosistemi come prati umidi, complessi macchia radura o altri ambienti naturali. L’importo degli aiuti, in aumento rispetto ai bandi del 2015 per rendere gli interventi più attraenti per gli agricoltori, varia a seconda delle zone interessate: si va dai 500 euro per ettaro all’anno nel caso di macchia radura e/o ambienti con funzioni di collegamento ecologico nelle aree di collina e montagna ai 1.500 euro per i prati umidi, passando per i 1.000 euro – sempre per ettaro all’anno – nel caso di macchia radura in pianura. Gli aumenti valgono anche per gli agricoltori che hanno aderito ai bandi 2015, ma avranno effetto solo dal 2017. Oltre ad elevare l’importo degli aiuti i nuovi bandi contengono alcune modifiche ad hoc per facilitare l’adesione di quelle aziende che hanno già partecipato ad analoghe misure del Psr.
Le domande potranno essere presentate fino al 28 febbraio 2017 a partire dalla data che sarà fissata nei prossimi giorni dall’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura.