“Un’assunzione di corresponsabilità di tutto territorio provinciale per governare processi difficili con risposte efficienti che guardino oltre l’accoglienza, anche al coinvolgimento, al rispetto delle popolazioni modenesi e delle persone che stanno arrivando. Per trovare dentro le regole di diritto e dovere le condizioni di una risposta di civiltà della comunità modenese”.
Così il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 20 ottobre ha commentato la sottoscrizione avvenuta in Prefettura del protocollo d’intesa tra il prefetto, l’arcivescovo di Modena Nonantola, il sindaco di Modena, i presidenti delle Unioni di Comuni della provincia e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.
“Con questo documento – ha proseguito il sindaco durante la comunicazione fatta in Aula – gli Enti locali della provincia di Modena, in accordo con la Prefettura attivano un tavolo di coordinamento finalizzato all’analisi e alla gestione dell’accoglienza degli stranieri richiedenti asilo e si impegnano a collaborare ancora di più e a cercare di tarare le risposte trovando un equilibrio tra le esigenze dei cittadini del territorio e i bisogni di coloro che fuggono da situazioni di guerra e calamità”. L’obiettivo, ha spiegato Muzzarelli è “continuare il confronto con tutti i soggetti per assicurare quel senso di rete e sistema importante per Modena, utilizzando tutte le opportunità di accoglienza diffusa e valorizzando le sensibilità del volontariato e le responsabilità delle istituzioni”.
Il sindaco ha inoltre ricordato che sul territorio “sono state trovate risposte innovative e di qualità, ad esempio il Progetto Welchome, che vede l’accoglienza in famiglia di persone richiedenti asilo. Ora inizia una nuova fase di coinvolgimento della comunità – ha concluso – per migliorare e integrare quanto già viene fatto per affrontare un fenomeno che non si interromperà in tempi rapidi”.