“Le statistiche parlano chiaro: i contratti a tempo indeterminato sono in calo , aumentano i voucher (del 35,9%) e aumentano anche i contratti a termine. In tutta Italia come in Emilia-Romagna. Segno che la ‘ripresa economica’ tante volte annunciata dal premier Renzi era un grande bluff”: a lanciare l’accusa è Tullia Bevilacqua, segretario generale di Ugl Emilia-Romagna che cita le cifre sono contenute nell’ultimo Osservatorio sul precariato dell’Inps.
“Quasi 400mila contratti a tempo indeterminato (395.000) in meno (-32,9%) nei primi otto mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015 in tutta Italia. Più precisamente le assunzioni di datori di lavoro nel settore privato sono risultate 3.782.000 , nel periodo gennaio-agosto 2016 , con una riduzione di 351.000 unità rispetto agli stessi mesi del 2015 (-8,5%). Ma nei primi otto mesi del 2016, si registra anche una forte riduzione (del 7,4%) dei contratti stagionali.
Nero su bianco, l’Inps ha spiegato che la diminuzione delle assunzioni a tempo indeterminato coincide con la fine dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro previsto nel Jobs act.
Smascherato in modo netto, e da un soggetto terzo, l’ottimismo di facciata e la descrizione di una realtà economico-lavorativa di un paese in ripresa che il premier Renzi ha sempre sbandierato”.
“La realtà, come spiega l’Inps, ma anche l’ultimo rapporto Caritas, è ben diversa, visto che fra i nuovi poveri avanzano soprattutto i disoccupati e inoccupati che insieme rappresentano il 60,8% del totale delle persone che si sono recate agli sportelli diocesani in cerca di un aiuto e di un piatto caldo! Tra loro tanti giovani senza lavoro, disperati, scoraggiati e senza prospettive, tanti di essi continueranno a cercare un futuro migliore all’estero, abbandonando l’Italia, la famiglia, gli affetti.”: aggiunge il segretario generale di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.
“La riforma delle pensioni, proposta con l’anticipo dell’assegno sottoforma di prestito con il coinvolgimento di assicurazioni e banche (ad interessi salatissimi) non favorirà certo il ricambio generazionale, anzi prevediamo sarà utilizzata soprattutto da chi ha perso lavoro e non può più accedere agli ammortizzatori sociali. La Riforma Costituzionale proposta da Renzi cambierà il Paese in peggio e creerà anche un grave vulnus democratico con la forte cessione di sovranità dei cittadini ai poteri forti che hanno ridotto il nostro Paese in questo stato e che dettano le regole del vivere e del lavoro”: conclude Tullia Bevilacqua, a proposito delle “riforme” avanzate dal governo Renzi.