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Antimicrobico-resistenza e sfide sanitarie del futuro, questa mattina il convegno rivolto a medici chirurgici e veterinari

L’appuntamento ha approfondito il legame tra salute umana e animale in relazione al degrado degli ecosistemi, i problemi della sicurezza alimentare e le malattie infettive

Si è svolto questa mattina, venerdì 3 maggio, il convegno ‘One Health e antimicrobico-resistenza – Come risolvere un problema globale a livello locale’. L’appuntamento, organizzato dall’Azienda USL di Modena insieme all’ISDE (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente), si è tenuto presso l’Auditorium del Centro Servizi di Baggiovara e ha coinvolto medici chirurgici e veterinari, sia pubblici che privati.

Il convegno ha approfondito la pratica ‘One Health’, modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse, incentrato sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema siano tra loro legate in maniera indissolubile. In particolare, si tratta di un approccio primario per affrontare le complesse sfide sanitarie che la nostra società deve sostenere: il degrado degli ecosistemi, i problemi legati alla sicurezza alimentare, le malattie infettive emergenti e riemergenti e la resistenza antimicrobica.

I vari interventi hanno seguito un approccio multidisciplinare coinvolgendo l’Università, la Regione, i Servizi Veterinari dell’AUSL, con l’obiettivo di raccontare e valutare le diverse strategie messe a punto per il controllo del preoccupante fenomeno dell’antimicrobico resistenza,  la capacità dei microrganismi di sopravvivere o crescere nonostante un agente antimicrobico che di norma inibisce o uccide tale microrganismo.

“Il fenomeno della resistenza agli antibiotici al centro del convegno di oggi è una perfetta rappresentazione della complessità in cui siamo immersi come società e come sistema sanitario – dichiara Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena -. E la risposta, che è già nel titolo dell’appuntamento, sta nell’avere un approccio integrato al problema, mettendo insieme in modo indissolubile salute umana, salute animale e salute dell’ecosistema. Una sola salute. Per fare questo serve coinvolgere istituzioni pubbliche e imprese private insieme alle associazioni dei cittadini, lavorando su una gestione integrata del rischio”.

Paolo Lauriola, Presidente Isde Modena (associazione Medici per l’Ambiente) e Federico Spinoso, Direttore del Servizio di Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche dell’Ausl di Modena
















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