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Tendenza negativa per le imprese giovanili in Emilia Romagna

lavoroIn Emilia-Romagna, la base imprenditoriale giovanile continua a contrarsi più rapidamente rispetto a quanto avviene a livello nazionale. A fine giugno le imprese attive giovanili sono risultate 31.378, ovvero il 7,7 per cento delle imprese regionali. Gli effetti della passata crisi economica e della restrizione del credito continuano a pesare. In un anno, la base imprenditoriale giovanile regionale si è ridotta di 1.107 unità (-3,4 per cento), mentre le altre imprese sono solo lievemente diminuite (-0,2 per cento). In Italia la perdita è più contenuta (-2,2 per cento), le imprese giovanili sono 510.493 (pari al 9,9 per cento del totale). Questo emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati dal centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna. Le imprese giovanili aumentano solo in Molise (+0,1 per cento) e in Trentino-Alto Adige (+0,7 per cento).

La forma giuridica La riduzione è da attribuire principalmente alla flessione delle ditte individuali (-951 unità, -3,8 per cento), ma il calo delle società di persone è molto più intenso (-10,1 per cento, pari a 269 unità). Evidente l’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata di cui si avvantaggiano le società di capitale (+160 unità, +4,0 per cento).

I settori di attività economica.

La crisi dei settori produttivi tradizionali ha colpito particolarmente le imprese giovanili, la cui riduzione continua a essere determinata soprattutto dal crollo delle costruzioni (-849 unità, -10,6 per cento), a cui si aggiunge la contenuta flessione dell’insieme del settore dei servizi (-280 unità, -1,4 per cento), e la rapida caduta delle attività nell’industria (-163 unità, -6,5 per cento). Tra i servizi si segnala per ampiezza la riduzione delle imprese del commercio e per rapidità il calo di quelle dei servizi di informazione e comunicazione.

L’unico contributo positivo sostanziale all’imprenditoria giovanile è venuto dall’agricoltura silvicoltura e pesca: +185 imprese, +9,5 per cento.

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