Complessivamente nel 2016 la Provincia ha trasferito allo Stato risorse proprie pari a 37 milioni e 638 mila euro, mentre per esercitare le competenze previste per legge, tra cui la gestione della rete di oltre mille chilometri di strade provinciali e l’edilizia scolastica superiore, l’ente ha ricevuto dallo Stato stesso meno di cinque milioni di euro.
I trasferimenti allo Stato rappresentano quasi il 70 per cento delle risorse (circa 55 milioni di euro) incassate dalla Provincia ogni anno dalle imposte: una quota delle Rcauto e l’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione nei passaggi di proprietà dei veicoli).
I numeri sono contenuti nella variazione di bilancio della Provincia approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale lunedì 19 settembre.
Nel documento sono previste, inoltre, risorse che da tempo lo Stato doveva alle Province, pari a 356 mila euro, che saranno destinate alla manutenzione ordinaria delle strade provinciali, in attesa dei fondi regionali (quasi un milione di euro) per le manutenzioni straordinarie (tappeti e risagomature), e fondi per oltre 250 mila euro (in buona parte dalla Regione) destinati a cofinanziare interventi di manutenzione straordinaria all’istituto Tassoni di Modena.
«Come sta accadendo a tutte le Province – ha sottolineato Maria Costi, consigliere provinciale con delega al Bilancio – i trasferimenti allo Stato stanno impedendo la possibilità di investire risorse nostre per adempiere alle competenze fondamentali. Gli interventi che riusciamo a mettere i campo, infatti, sono possibili solamente grazie ai finanziamenti di altri enti, come lo Stato, la Regione, Autobrennero e società Autostrade, vincolati al singolo progetto».
Nella manovra finanziaria sono conteggiate in entrata e uscita parte delle risorse, provenienti dalla società Autostrade per la realizzazione della tangenziale di S.Cesario sul Panaro, sono destinate risorse pari a circa 70 mila euro, provenienti dall’avanzo vincolato dell’ente, per la progettazione della nuova Pedemontana e sono stati conteggiati i fondi provenienti dalla solidarietà dei modenesi a favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto nell’Italia centrale.