Alex Zanardi ha conquistato la medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio nella cronometro H5, bissando il titolo di Londra 2012. Al termine di una super rimonta ha sconfitto per soli 2″74 l’australiano Stuart Tripp.
“Dedico questo oro a Gianmarco Tamberi” (lo sfortunato atleta specializzato nel salto in alto che ha dovuto saltare le Olimpiadi per un infortunio): ha detto l’ex pilota di Formula 1 dopo la vittoria.
Per Zanardi – bolognese, 50 anni ad ottobre – si tratta della quarta medaglia paralimpica della carriera dopo i due ori e l’argento conquistati 4 anni fa a Londra. “È proprio come il vino come dice lui, migliora invecchiando. Straordinario”, commenta il presidente del comitato paralimpico Luca Pancalli.
“Un immenso Alex Zanardi riempie ancora una volta d’orgoglio l’Italia e l’Emilia-Romagna. Un grandissimo atleta, simbolo di forza e tenacia, nel quale la nostra terra è fiera di riconoscersi”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, saluta l’ennesima impresa del campione bolognese, che ha vinto l’oro nella gara di handbike (H5) alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, quarta medaglia paralimpica della sua carriera dopo i due ori e l’argento conquistati a Londra quattro anni fa.
“Lo scorso fine settimana sono stato a Rio, dove, e ne siamo orgogliosi, la Regione ha sostenuto il progetto di Casa Italia Paralimpica, realizzata all’interno di una parrocchia, struttura che dopo la fine dei giochi diventerà un centro permanente di avviamento allo sport per persone disabili- prosegue Bonaccini- e lì, insieme al presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, ho tifato per i nostri atleti, a partire dai dodici emiliano-romagnoli presenti, vivendo momenti di grande emozione. Ragazze e ragazzi straordinari. Alex Zanardi, a cui davvero va la riconoscenza di tutti noi, ma voglio ricordare anche gli altri atleti emiliano-romagnoli che hanno contribuito finora al medagliere azzurro: la pluricampionessa modenese Cecilia Camellini (argento nel nuoto), la parmense Giulia Ghiretti (un argento e un bronzo sempre nel nuoto), e la portabandiera Martina Caironi, bolognese d’adozione (argento nel lungo). Loro, così come tutti quelli che gareggiano a Rio, persone e atleti eccezionali”.
(immagine: www.rio2016.com)