L’ Italia è prima in Europa per mancata riscossione dell’Iva: secondo uno studio commissionato da Bruxelles, nel 2014 sono andati persi 36,9 miliardi di euro, in assoluto la cifra più elevata di tutti i Paesi europei. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti. In totale in Europa nel 2014 sono andati persi quasi 160 miliardi di euro di entrate a causa della mancata riscossione della tassa, una cifra “inaccettabile” per il commissario agli affari economici Pierre Moscovici che invita gli Stati a un accordo sul regime unico dell’Iva proposto dalla Commissione. Rispetto all’anno precedente l’Italia ha comunque aumentato la sua capacità di riscossione, migliorando il saldo di 1,2 miliardi. La cifra persa dall’Italia rappresenta il 28% del valore complessivo della tassa. L’Italia è uno dei Paesi che ha esteso la lista delle merci a cui applicare il regime di ‘reverse charge’ dell’Iva, includendo le forniture domestiche di energia, il carburante legato alla fornitura di elettricità e gas e i servizi legati al settore delle costruzioni.