Gli imprenditori agricoli, singoli o in forma associata, avranno a disposizione circa 1.5 milioni di euro per nuovi investimenti destinati a proteggere le aree coltivate dalla presenza di fauna selvatica, tra cui uccelli, lupi, cinghiali, caprioli, daini, cervi, lepri, istrici, e favorire la convivenza fra agricoltura e territorio. Tra i criteri di priorità, la localizzazione delle aziende nelle zone della Rete Natura 2000.
Il bando, le cui risorse sono stanziate nell’ambito del Psr 2014-2020, è stato approvato dalla Giunta regionale. “E’ una prima risposta a una questione molto sentita dagli agricoltori- ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, che ha poi assicurato: “Nei prossimi mesi seguirà un intervento con fondi regionali per l’acquisto di attrezzature per la prevenzione dei danni con procedure più snelle per spese inferiori ai tremila euro”.
Gli investimenti a protezione delle aree coltivate devono essere nuove realizzazioni e non semplici sostituzioni, per una spesa complessiva che va dai 3mila ai 30mila euro. Oltre alle recinzioni, è ammesso l’acquisto di cani da guardiania, protezioni elettriche a bassa intensità, protezioni acustiche e visive con sagome di predatori, nastri olografici, palloni.
Si potrà richiedere un contributo in conto capitale pari al 100% della spesa ammissibile. I progetti dovranno essere ultimati entro un anno dalla notifica dell’atto di concessione.
L’operazione “Prevenzione danni da fauna” non era presente nella precedente programmazione dello sviluppo rurale: la Regione intende in questo modo sostenere investimenti non produttivi per gli agricoltori e tutelare l’ambiente evitando comportamenti lesivi nei confronti della fauna selvatica.
Gli agricoltori possono presentare le domande di contributo dall’ 8 agosto 2016 al 31 ottobre 2016 sulla piattaforma informatica di Agrea.