Un piano industriale che parte dall’acquisto dell’area del sito produttivo di Bologna con l’impegno ad investire circa 4 milioni di euro entro il 2020 per raggiungere una capacità produttiva stimata in almeno 300 autobus assemblati l’anno. Ma anche un anno di Cassa integrazione straordinaria (Cgis) per i lavoratori coinvolti nelle contrazioni produttive legate alla riorganizzazione aziendale e solo con mobilità volontaria.
È questo l’accordo raggiunto ieri durante il confronto in Regione sulla vertenza di Industria italiana autobus (ex Bredamenarinibus). L’accordo è stato sottoscritto dal ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Emilia-Romagna, il Comune e la Città metropolitana di Bologna, l’amministratore delegato Industria italiana autobus Spa, Unidustria Bologna, le organizzazioni sindacali territoriali (Fiom-Cgil, Fim- Cisl e Uilm-Uil) e i rappresentanti dei lavoratori.
“E’ un buon accordo che segna una svolta positiva su una vertenza importante per il territorio bolognese -ha spiegato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Con questo piano industriale l’azienda si impegna a rilanciare la produzione e a mantenere i livelli occupazionali con una graduale ripresa delle assunzioni. L’impegno della Regione è ora a sostegno dei lavoratori in mobilità con progetti di riqualificazione e formazione”.
Le parti hanno concordato che la procedura di riduzione collettiva di personale per 46 unità, con Cigs di 12 mesi, troverà soluzione con uno specifico accordo sindacale e sulla base del criterio della non opposizione da parte del lavoratore.
La Regione si impegna ad esaminare e a sostenere progetti di riqualificazione e formazione professionale presentati da Industria italiana autobus e a favorire nuove opportunità occupazionali dell’eventuale personale in esubero attraverso politiche attive del lavoro.
Durante l’incontro l’azienda ha annunciato di aver presentato formale offerta di acquisto al proprietario dell’immobile (azienda gruppo Leonardo Finmeccanica Spa), su cui è insediata l’attività produttiva, per una parte di circa 60 mila metri quadrati di cui circa 15 mila coperti e dedicati alla produzione. La previsione di investimento è di circa 4 milioni di euro entro il 2020 per raggiungere una capacità produttiva stimata in almeno 300 autobus assemblati l’anno.
Industria italiana autobus si è impegnata ad una graduale ripresa delle assunzioni di personale direttamente impegnato nella produzione, in conformità delle intese sottoscritte a fine 2014 presso il ministero dello Sviluppo Economico che prevedono il mantenimento dei livelli occupazionali non inferiori a quelli presenti al momento dell’accordo stesso.
Le nuove assunzioni privilegeranno lavoratori oggi in trasferta nel sito produttivo di Flumeri (Av) e l’assunzione di giovani anche provenienti da programmi di alternanza scuola lavoro e con contratto di apprendistato professionalizzante.
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