Maggior sicurezza e controlli, riduzione al minimo dei mercati straordinari festivi, privilegiare la qualità delle merci in vendita. “Occorrerebbe anche migliorare la pulizia nelle piazze Martiri e Libertà nei giorni di mercato, nonché la posizione dei singoli banchi in modo da renderli maggiormente fruibili ed incrementare i parcheggi”. È quanto hanno indicato gli ambulanti stessi, nell’indagine condotta da ANVA-Confesercenti Modena nei due giorni di mercato settimanale a Sassuolo. Appuntamenti che si svolgono il martedì e il venerdì mattina, nelle piazze Martiri, Garibaldi, Libertà, via San Giorgio e via Crispi, e che raccolgono in ogni occasione oltre 200 operatori. Problemi sentiti e noti, a cui si aggiungono: il declino del mercato negli ultimi dieci anni, il calo di fatturato, la crescita dell’abusivismo.
Il questionario. Una ventina le domande, che ANVA ha posto nell’aprile scorso – 208 i questionari distribuiti, 106 quelli consegnati compilati e in gran parte firmati – agli operatori dei mercati settimanali di Sassuolo. Tra gli argomenti: andamento degli affari, abusivismo, gestione, normative, clientela, sicurezza, affittanze, mercati domenicali, etc.. Con l’obiettivo di raccogliere pareri ed opinioni in modo diretto rispetto la tendenza generale e le eventuali questioni da risolvere e quindi migliorare per quella che fra tutte risulta l’attività commerciale più antica.
Sassuolo: il declino, tra cali di lavoro e fatturato, mentre aumenta l’abusivismo. È decisamente amara la situazione del mercato sassolese stando al parere espresso dai commercianti ambulanti. Quasi la totalità degli intervistati (95,3%) parla di peggioramento nell’ultimo decennio, con vendite e fatturati in flessione. Ad influire, la crisi e le difficoltà economiche che hanno inciso sulla capacità di spesa delle famiglie riducendola, oltre ad una ripresa dei consumi che stenta a materializzarsi concretamente. Negli anni compresi tra il 2013 e il 2015, gli affari sono risultati in calo per la maggioranza degli intervistati, col 44,2,% che ha segnalato flessioni anche del 30% e oltre. A peggiorare la situazione inoltre, avrebbero contribuito: l’abusivismo che influisce sull’attività dell’88,3% degli imprenditori intervistati e cresciuto negli ultimi 5 anni per il 77%; la possibilità di affittare i posteggi che per quasi l’81% degli operatori monitorati ha significato un peggioramento della qualità dell’offerta merceologica, e la liberalizzazione delle tabelle merceologiche, bocciata da oltre il 70%%. E ben poco rosee sono anche le previsioni per il futuro: il 74% parla di un’ulteriore recrudescenza della situazione.
I problemi, secondo gli ambulanti. Diversi sono i problemi emersi nel corso dell’indagine a cui occorre, secondo gli operatori, trovare soluzione. Al primo posto, la sicurezza del mercato, da migliorare per oltre il 78% dei venditori; quindi i mercati domenicali e festivi, in città e nei comuni limitrofi. Per quasi il 70% degli ambulanti che hanno preso parte all’indagine, rappresentano un problema, perché se ne tengono ormai troppi (lo ha detto il 74%). Ragione, per la quale l’89% degli intervistati ritiene sia necessaria una loro regolamentazione.
Gestione e rappresentanza. Significativa e in controtendenza, è la richiesta da parte degli imprenditori di maggior tutela e promozione della categoria degli ambulanti. Quindi della necessità di avere al loro fianco e di essere rappresentati da un’Associazione imprenditoriale. Anche in questo caso è la maggioranza degli operatori ad esprimersi a tal senso: oltre il 61%. Altri spunti interessanti affiorati, riguardano invece la gestione del mercato di Sassuolo. In primo luogo più del 68% si è espresso favorevole per il mantenimento della gestione dell’area mercatale da parte del Comune, mentre il 24% da parte di un consorzio di operatori.
Clientela e priorità di miglioramento. È un tipo di clientela per metà abituale e metà occasionale quella che frequenta principalmente i mercati di Sassuolo. A sostenerlo, il 52,8%%, la maggioranza degli intervistati, seguiti da un 34% che la definisce abituale. Tutti però non mancano di far notare (sono il 95% in questo caso), come in prevalenza si tratti di consumatori o famiglie residenti in città o nei comuni limitrofi. Per aumentare i frequentatori e la qualità, occorre sicuramente pensare di migliorare l’attività del mercato, ed oltre alle questioni già citate relative a sicurezza, lotta all’abusivismo e regolamentazione dei mercati festivi, gli ambulanti indicano anche altre priorità. Tra queste: il reinserimento delle tabelle merceologiche visto favorevolmente da oltre il 71% degli intervistati; una maggior qualità della merce e dei prodotti, rispetto delle regole e incremento dei controlli (relativi a Durc, licenze, revisione mezzi, etc.), meno affittanze, chiusura domenicale di supermercati e centri commerciali, aumento dei parcheggi e collocare in un’area apposita all’interno del mercato chi vende merce usata (sarebbe positivo per il 65%), ma soprattutto la necessità, in piazza Libertà di maggior pulizia e ordine tra i banchi del mercato così da renderli più fruibili.
“La situazione che il questionario ci restituisce – puntualizza Confesercenti area Sassuolo e comprensorio ceramico – va a confermare il periodo di forte crisi della categoria. Ma altrettanto fa emergere la volontà degli imprenditori di resistere ed operare anche per il miglioramento dei mercati. Sono proprio gli ambulanti che, col supporto dell’Associazione, chiedono una riqualificazione qualitativa e organizzativa e non temono, ma al contrario sollecitano, maggiori controlli relativi al rispetto delle regole. Infatti un attento monitoraggio, da parte di addetti dedicati e qualificati, del puntuale rispetto delle norme relative alla regolarità di autorizzazioni ed adempimenti, alla vendita dei beni usati e all’occupazione degli spazi è sentito come garanzia di equità nelle condizioni di concorrenza e supporto all’ottenimento di un miglioramento della qualità complessiva. Proprio in quest’ottica Confesercenti saluta positivamente la recente comunicazione della Polizia Locale in merito all’annuncio di maggiori verifiche relative all’occupazione degli spazi (anche aerei) finalizzata a garantire maggiore regolarità, a vantaggio anche della sicurezza e del corretto transito dei mezzi di soccorso”, conclude l’associazione imprenditoriale.