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Settore terziario, raggiunto accordo per il rinnovo tra Confesercenti, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS

commercio_registratore cassaConfesercenti ed i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro Terziario, Distribuzione e Servizi. Il nuovo contratto nazionale, formalmente condiviso e sottoscritto il 12 luglio 2016, coinvolge circa 400mila lavoratori dipendenti e avrà validità fino al 31 dicembre 2017, anche se proseguirà i suoi effetti nel 2018 con la corresponsione di due delle quattro una tantum previste.

La firma arriva a tre anni dalla scadenza del precedente accordo, dopo un negoziato particolarmente lungo, condizionato dal perdurare della crisi dei consumi e delle conseguenti difficoltà per le piccole e medie imprese che operano nel settore. Dal 2013 ad oggi, infatti, la maggior parte delle PMI che si possono annoverare all’interno del terziario ha registrato andamenti congiunturali negativi. In particolare nel comparto del commercio, che ha visto le imprese di dimensioni minori continuare a subire cali di vendite nel biennio 2014-2015, anni per i quali si era proposta una moratoria contrattuale.

Nonostante il quadro economico ancora critico, Confesercenti ha ritenuto che il rinnovo dell’intesa salariale e normativa fra le parti, non fosse ulteriormente rinviabile. Vista anche la disponibilità dei sindacati dei lavoratori a considerare le specificità e necessità delle piccole imprese del settore avanzate dall’Associazione. Il contratto sottoscritto infatti, individua soluzioni di maggiore flessibilità in materia di orario, livelli contrattuali e mercato del lavoro. Sono stati definiti e firmati anche specifici protocolli su bilateralità e aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali. Su quest’ultimo tema, in particolare, le parti si sono impegnate a sottoscrivere ulteriori intese, demandando alla contrattazione di 2° livello la definizione del calendario di chiusura delle attività.

Dal punto di vista economico, il testo prevede un aumento salariale lordo di 85 euro su base mensile per le figure inquadrate nel quarto livello del contratto nazionale, di cui i primi 45 euro verranno corrisposti già a partire dalla busta paga del mese di luglio 2016. La vacanza contrattuale sarà invece coperta da quattro una tantum, le cui scadenze sono state fissate a gennaio 2017, novembre 2017, aprile 2018 e agosto 2018, per un totale lordo di 290 euro per il quarto livello.

















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