Nell’assemblea di stamattina i lavoratori dello stabilimento modenese Kverneland, gruppo norvegese di proprietà di una multinazionale giapponese, hanno dato mandato alla Fiom/Cgil di proclamare lo stato di agitazione permanente con una prima iniziativa di sciopero già domattina 12 luglio, contro la decisione aziendale di chiudere lo stabilimento e licenziare i 51 lavoratori.
E’ previsto anche un presidio davanti ai cancelli in strada Ponte Alto Sud, 74, dalle ore 8 alle 12.
L’azienda, che si occupa di distribuzione e produzione macchine per agricoltura, ha informato la Fiom/Cgil e la Rsu nei giorni scorsi dell’intenzione di chiudere lo stabilimento modenese entro fine anno e della conseguente apertura di una procedura di mobilità per tutti e 51 i lavoratori. L’azienda intende trasferire la produzione in altri stabilimenti del Gruppo in Europa (Germania, Francia), motivandola con la previsione di un trend di settore negativo sul 2016 a livello europeo.
La Fiom/Cgil e i lavoratori, e la cittadinanza tutta, “non possono accettare che giorno dopo giorno l’assetto produttivo del territorio modenese si impoverisca – afferma Stefania Ferrari della Fiom/Cgil – visto che dal 2009 si stanno registrando purtroppo casi analoghi, soprattutto da parte di multinazionali, che dalla sera alla mattina decidono di chiudere stabilimenti gettando nella disperazione i lavoratori dell’impresa, ma anche quelli dell’indotto”.
Tra l’altro, lo stabilimento modenese di Kverneland non ha subito la crisi in modo significativo e negli ultimi anni ha migliorato fatturato ed efficienza produttiva.
La Fiom/Cgil chiede all’azienda di ritirare la procedura di mobilità e di aprire una discussione che permetta il mantenimento dell’occupazione per tutti i 51 lavoratori.
La Fiom/Cgil considera inaccettabile che ci siano aziende, multinazionali o meno, che spremano il territorio e poi all’improvviso decidano di andare altrove. “In Italia la Costituzione prevede all’art.41 anche il ruolo sociale dell’impresa – continua la sindacalista Fiom/Cgil – e non è ammissibile che basti premere un bottone per eliminare dal territorio modenese, dall’oggi al domani, un’azienda con il suo portato di capacità produttive. Un sito produttivo quello di Kverneland, che pur attraverso passaggi di proprietà, è ubicato a Modena da oltre 50 anni ”.
“La Fiom/Cgil – afferma il segretario Cesare Pizzolla – chiede alle Istituzioni locali, qualora nell’incontro del 18 luglio non vengano soluzioni positive alla vertenza, di farsi parte attiva per far retrocedere l’azienda da tale decisione e trovare soluzioni condivise”.