Si è svolta lunedì scorso l’assemblea dei lavoratori Cpl a Concordia, e in video conferenza per le altre unità produttive sul territorio nazionale, per informare dell’ipotesi di accordo raggiunta il 28 giugno tra la direzione aziendale Cpl e i sindacati Cgil-Cisl-Uil provinciali e regionali e le categorie provinciali Fiom-Fillea Cgil e Fim-Filca Cisl, per l’attivazione del contratto di solidarietà per gli oltre 1.000 addetti di tutte le unità produttive della cooperativa (Concordia, Roma, Nola-Napoli, Melegnano, Bologna, Arezzo, S.Omero-Teramo, Fano, Padova, Bari e Cagliari).
Infatti, dopo il ricorso di un anno alla Cigs (sia per crisi, sia per le funzioni sottoposte ad interdittiva anti-mafia) si rende necessario, in prossimità della scadenza degli attuali ammortizzatori, attivare un nuovo ammortizzatore di tipo conservativo – il contratto di solidarietà – a partire dal 1° settembre, per consentire il processo di ri-organizzazione interna previsto dal piano industriale presentato dalla cooperativa.
I sindacati Cgil-Cisl-Uil provinciali e regionali e le categorie provinciali Fiom-Fillea Cgil e Fim-Filca Cisl, si sono sempre adoperati, sin dall’inizio della vertenza nell’aprile 2015, per trovare soluzioni che garantissero i livelli occupazionali e il reddito dei lavoratori. Per queste ragioni in accordo con la direzione aziendale hanno condiviso il contratto di solidarietà di durata di 2 anni evitando ogni impatto sociale.
A tal fine, sono previsti per tutti i lavoratori percorsi di formazione e possibilità di trasferimenti su base volontaria nell’ambito della razionalizzazione delle unità produttive e della riconversione delle professionalità per non disperdere le competenze acquisite.
Nell’ambito dell’accordo, si è condivisa anche l’integrazione al reddito (richiesta dai sindacati) per chi è stato maggiormente colpito in questi mesi dalla Cigs, che sarà erogata a conclusione della stessa cassa integrazione.
I sindacati esprimono soddisfazione per la qualità dei contenuti dell’accordo e per il voto odierno degli oltre 600 lavoratori, di tutte le unità produttive sul suolo italiano, che si sono espressi a favore con oltre il 90% dei consensi.
Con l’approvazione dell’accordo da parte dei lavoratori, Cgil-Cisl-Uil e le categorie dei metalmeccanici e degli edili si attiveranno nei prossimi giorni per riconvocare il tavolo regionale (attivato già un anno fa all’inizio della crisi) con tutte le parti sociali e istituzionali, al fine di rendere operativo il contratto di solidarietà a partire dal 1° settembre.
I sindacati auspicano che nella vigenza del contratto di solidarietà vengano trovate tutte le soluzioni utili al rilancio dell’azienda e alla sicurezza dei posti di lavoro.