Con un voto unanime della Conferenza degli Enti – riunita questa mattina in Provincia – è stato approvato il bilancio consuntivo di Acer Modena per il 2015.
Un documento economico che attesta il costante impegno dell’Azienda ad affrontare, insieme agli Enti Locali, tutti i diversi aspetti legati alle politiche abitative a Modena e provincia: “Come accade già da alcuni anni – ha sottolineato nella sua relazione il Presidente Acer Andrea Casagrande – e come questo bilancio conferma, la nostra struttura è impegnata ad offrire servizi sempre più aderenti alle richieste dei Comuni: mi riferisco, ad esempio, al sistema della accoglienza e dell’ascolto, agli interventi per la riqualificazione energetica, al ruolo di supporto, per i Comuni, per le funzioni di Agenzia Casa”.
Tutto questo in un quadro in cui il disagio abitativo resta la priorità dell’Azienda: “Ad aprile 2016, grazie alle misure stanziate per l’emergenza abitativa, abbiamo portato a compimento i lavori su 42 alloggi, per un importo totale di circa 500.000 euro. In questo senso, riteniamo necessario un rinnovato impegno dello Stato volto a ripristinare un flusso di finanziamenti certi e costanti, in parte anche provenienti dalla fiscalità generale, che consenta di attuare un piano che faccia uscire in tempi brevissimi il Paese dall’emergenza abitativa e ricollochi la politica della casa e della Edilizia Residenziale Pubblica in una costante, normale e programmabile gestione”.
Analizzando il bilancio presentato ai Sindaci, Casagrande si è soffermato su alcuni numeri.
L’utile di gestione è di circa 3mila euro, sostanzialmente stabile rispetto ai bilanci consuntivi degli anni scorsi.
Nel 2015 Acer ha superato per la prima volta il tetto dei 7mila alloggi gestiti a Modena e provincia (7003 per l’esattezza): un dato in crescita costante che, sottolinea Casagrande, “conferma la nostra centralità come braccio operativo dei Comuni nelle politiche abitative e impegna quotidianamente la nostra struttura a migliorare i servizi forniti”.
Tra le voci di bilancio, grande rilevanza occupano gli interventi di manutenzione straordinaria realizzati nel 2015 (di poco inferiore ai 6 milioni di euro), che in alcuni casi ha restituito ai Comuni parti significative di patrimonio pubblico, così come per gli interventi nei Comuni del cratere sismico che hanno consentito di riconsegnare 39 alloggi ERP ora di nuovo agibili.
Una cifra analoga riguarda la progettazione e l’investimento nelle nuove costruzioni: tra quelle portate a completamento nel 2015, ricordiamo lo stabile in via Paul Harris a Modena, per un totale di 16 appartamenti, e quello di via Lombardia a Savignano di 12 alloggi.