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A Cadelbosco di Sopra assegnato il riconoscimento di “Comune mafia-free” per il suo impegno per la legalità

mafia-freeLunedì 13 giugno Cadelbosco di Sopra ha ricevuto il riconoscimento di “Comune mafia-free”, assegnato all’ente locale reggiano dalla Rete italiana dei Comuni mafia-free e dalla Fondazione Angelo Vassallo: nelle motivazioni dell’assegnazione è stato constatato “quanto il Comune stia operando al fine di escludere le eventuali (e purtroppo sempre possibili) infiltrazioni mafiose” e “con quale limpidezza e spirito di collaborazione sia stato compiuto ogni atto amministrativo”.

Alla cerimonia di consegna, organizzata nella sala del consiglio comunale in municipio, sono intervenuti il prefetto di Reggio Raffaele Ruberto (che ha definito il sindaco di Cadelbosco Tania Tellini “la lotta per la legalità gentile ma determinata”), il coordinatore della Rete dei Comuni mafia-free per la provincia di Reggio Enrico Bini e Laura Caputo, rappresentante della Rete dei Comuni mafia-free.

Tra il pubblico, invece, erano presenti il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, il vicesindaco di Vetto Aronne Ruffini, il vicepresidente di Iren Ettore Rocchi, il dirigente scolastico Giuseppe Fierro, il maresciallo capo dei carabinieri Pietro Crastich, il comandante della polizia municipale Flaminio Reggiani, i presidenti delle associazioni di volontariato ed economiche locali e numerosi cittadini.

Molto soddisfatto il sindaco Tellini, che durante la serata ha anche firmato un decalogo per impegnare la sua amministrazione a seguire buone pratiche per la legalità: tra queste, ove possibile, non indire bandi di gara al ribasso, evitare possibili conflitti di interessi, non assumere in Comune e nelle partecipate persone condannate in primo grado per corruzione, concussione, abuso d’ufficio, concorso esterno e associazione mafiosa e non intrattenere rapporti commerciali e di collaborazione con ditte rappresentate da persone condannate per gli stessi reati.

“La rete di persone che si vogliono battere per diffondere la cultura della legalità – ha spiegato – è una rete che nel nostro territorio vede già tanti protagonisti: le forze dell’ordine, le scuole, i consiglieri comunali, i rappresentanti dell’associazionismo, tutti forti alleati per mantenere sana Cadelbosco”.

Come Comune, ha ricordato il primo cittadino, “abbiamo fatto già tante azioni che credo ci abbiano fatto meritare questo riconoscimento, a partire dalla firma del primo protocollo sulla legalità nel 2014. Abbiamo posto da sempre particolare attenzione alla materia urbanistica, per decidere come questo comune si sarebbe dovuto sviluppare e chi ne avesse i requisiti per farlo. Per questo il 22 giugno firmeremo un secondo protocollo in Prefettura a Reggio per dare ancora maggior forza ai controlli sull’edilizia e porre sempre più attenzione alla regolarità dei cantieri e degli appalti”.

Ma non solo: la Tellini ha rivendicato anche il contrasto al gioco d’azzardo, attuato “sia attraverso una stretta regolamentazione urbanistica che valorizzando gli esercizi commerciali che hanno rinunciato ad avere introiti attraverso il gioco d’azzardo. Abbiamo fatto tante iniziative di sensibilizzazione per la legalità con le associazioni, siamo stati tra i primi Comuni a intitolare una via dedicata al 21 Marzo, giornata nazionale in ricordo delle vittime della mafia. Infine, ma non meno importante, abbiamo approntato un rigoroso piano anticorruzione, che denota la trasparenza e il nostro modo di lavorare: la trasparenza è un indicatore che abbiamo messo anche nel piano delle performance di tutti i responsabili comunali”.

 

















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