4mila pasti, 1300 crescentine, quasi un quintale tra tortellini e tortelloni: sono i numeri dell’assalto pacifico che ha caratterizzato i quattro giorni di presenza dello stand Coldiretti al Memoria Festival che ha chiuso i battenti ieri a Mirandola.
Alla Memoria del Gusto, l’area curata da Coldiretti all’interno della prima edizione del festival dedicato dalla città di Pico alla memoria, Coldiretti con Campagna Amica e l’associazione agrituristica Terranostra ha proposto la riscoperta dei sapori e dei profumi del cibo modenese.
Nelle quattro giornate gli agrichef modenesi hanno offerto alle migliaia di persone presenti le ricette e i prodotti più fortemente legati alla campagna e alla tradizione culinaria modenese: tortellini, tortelloni di ricotta con Aceto Balsamico Tradizionale e Parmigiano Reggiano, crescentine con lardo o salume, ma anche riso al lambrusco o piatti a base di prodotti recuperati dalla tradizione contadina, come il farro e la segale, che sono finiti in insalata o nella tazzina di caffè.
L’area del gusto è stata arricchita – informa Coldiretti Modena – anche da numerosi laboratori per imparare a tirare la sfoglia con il mattarello, fare i tortellini o sfornare gustosi biscotti e crostate, e dal Mercato di Campagna Amica dove è stato possibile acquistare i prodotti a km0 della campagna modenese con le ciliegie vere protagoniste della giornata.
Il cibo custode della memoria e la conservazione delle tradizioni culinarie delle nostre campagne – sottolinea Coldiretti Modena – è stato il filo conduttore della presenza al Memoria Festival di Coldiretti che con Campagna Amica ha dato vita da tempo ad un progetto di valorizzazione dell’agricoltura volto a far riscoprire il contatto diretto tra consumatore e produttore attraverso anche la valorizzazione dei saperi contadini. Il Memoria Festival è stata un’occasione straordinaria per far conoscere ai numerosissimi visitatori che si sono recati a Mirandola la ricchezza del patrimonio enogastronomico modenese le cui più famose eccellenze, come il Parmigiano Reggiano e l’Aceto Balsamico Tradizionale, sono proprio caratterizzate dal legame con la storia e la memoria locale.