Un incontro molto proficuo quello organizzato da Lapam nei giorni scorsi a Vignola. Si è parlato di sicurezza, alla presenza di imprenditori, amministratori locali e forze dell’ordine.
Da diverso tempo le imprese del territorio chiedono agli Enti locali e alle diverse Forze dell’Ordine, maggiori interventi per garantire la sicurezza ai cittadini. Lapam Zona di Vignola ha deciso di organizzare un incontro con i principali interlocutori sia per richiamare l’attenzione su uno degli aspetti di maggiore criticità per il territorio e per la sua economia sia per capire quali azioni si intendono mettere in atto per una maggiore tutela delle persone e dei luoghi di lavoro.
“Abbiamo consegnato un documento ai presenti – sottolinea Lapam Vignola – dove, oltre ad inquadrare il problema sicurezza con riflessioni tratte dal sito www.fisu.it (forum della sicurezza urbana) abbiamo avanzato alcune proposte concrete di intervento”.
Attualmente il livello locale non può intervenire nè sul quadro normativo ne tantomeno sulla repressione. Ci si può concentrare invece sulla prevenzione: ad esempio partendo dal basso dalla frequenza scolastica e dall’aggregazione civile ma anche con interventi sulla pubblica illuminazione.
Dato molto preoccupante è la riduzione del corpo dei carabinieri di Vignola che da 30 sono rimasti in solo 14.
“La Polizia municipale dell’Unione conta ad oggi invece 56 agenti (rispetto ai quasi 70 previsti dalla Regione) – continua Lapam Vignola -. Un fatto positivo è che da maggio 2016 c’è stato lo sblocco delle assunzioni per la polizia municipale ma sarebbe opportuno che le varie forze politiche ed istituzionali del territorio non consentissero più riduzioni di organico cosi evidenti. Negli ultimi 30 anni sono profondamente cambiate le competenze e gli ambiti di intervento dei vigili urbani che non erano certo nati per combattere la criminalità mentre sempre più frequentemente ricevono mandati dalla procura per azioni di contrasto a spaccio e stalking per esempio”.
Un intervento previsto e valutato positivamente dai presenti è l’installazione di telecamere per monitorare gli accessi ai singoli paesi con possibilità di lettura centralizzata delle targhe delle vetture confrontandole con dati della black list.
“Per contrastare la criminalità – conclude Lapam Vignola – è sempre più necessario utilizzare nuove e avanzate tecnologie ma soprattutto continuare ad organizzare incontri di confronto per trovare insieme soluzioni condivise”.