“’Se non scioperi… ti premio’, a Modena non succederà”. Ne è sicuro Giorgio Uriti, segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale, dopo la notizia che a livello nazionale alcune direzioni aziendali starebbero convocando i rappresentanti sindacali allo scopo di scongiurare il blocco degli straordinari proclamato per domani – sabato 28 maggio – e sabato 11 giugno.
Come? Con promesse di anticipi o veri e proprio preaccordi sul salario.
Tutto ciò dopo che si è concluso con un nulla di fatto l’ultimo incontro tra Fim Fiom Uilm e Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
Da qui il blocco della flessibilità e degli straordinari indetto per domani – sabato 28 maggio – e sabato 11 giugno, a cui si aggiungono dodici ore di sciopero nazionale articolate.
«Modena ha una grande cultura del lavoro industriale e non possiamo accettare un ritorno agli anni Cinquanta – avverte Uriti – Condividiamo le preoccupazioni del nostro segretario nazionale Marco Bentivogli, il quale teme che i colloqui possano riavviarsi solo dopo le estate. Dopo sette mesi di trattativa rivendichiamo il ruolo e il valore del contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti di tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche. Da qui – conclude il segretario della Fim Cisl Emilia Centrale – la scelta della mobilitazione quale strumento democratico di protesta».