Sabato 21 maggio alla Biblioteca Mabic un incontro sull’arte culinaria nipponica

Dove e come è nato il sushi? E il sushi che gira su piastra rotante? Quale differenza c’è tra sashimi e sushi e come mangiarli secondo la tradizione nipponica? Sono nati tutti in Giappone i più popolari tipi di sushi? Come mangiare il ramen? E gli “instant noodles”? Quale è la base del gusto della cucina del Giappone? A queste e altre domande risponderà Floriano Terrano, curatore della rassegna “Kimi Ga Yo – Incontri sul Giappone tra tradizione e mutamento”, in un incontro che vuole sfatare miti e svelare misteri della cucina giapponese, in programma sabato 21 maggio alle ore 16 alla Biblioteca Mabic (ingresso libero fino ad esaurimento posti). Recentemente in Italia e nel mondo si è assistito a una vera e propria esplosione di interesse e gusto per la cucina del Sol Levante, soprattutto per sushi e sashimi. Tuttavia la cucina giapponese non è solo sushi ma presenta una tradizione culinaria dalla varietà profonda e variegata. Dopo la conferenza è in programma una degustazione di wagashi, dolci tradizionali giapponesi serviti con tè verde, ad opera della maestra di pasticceria Yukiko Okabayashi. Un’occasione rara per apprezzare i piaceri del palato della pasticceria tradizionale del Sol Levante che si basa su ingredienti del tutto diversi da quella occidentale. Tra i dolci offerti anche i famosi dorayaki di cui è ghiotto Doraemon. L’iniziativa è il terzo appuntamento di “Kimi Ga Yo”, ciclo annuale di conferenze sul Giappone e la sua cultura promosso dal Comune di Maranello in occasione del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, realizzato con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano e inserito nel programma ufficiale degli eventi per i 150 anni a cura dell’Ambasciata del Giappone in Italia. Seguiranno conferenze sulla letteratura giapponese (2 luglio), sul cinema (24 settembre), sul teatro (22 ottobre) e una mostra in novembre sui maestri dell’arte contemporanea nipponica.