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Bilancio meteo: il marzo 2016 è stato complessivamente mite e piovoso

meteo_pioggiaIl marzo 2016 secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è stato un mese mite e piovoso.

Con una temperatura media di 10.8°C presso la stazione storica di Piazza Roma a Modena, il mese appena trascorso se ne è andato senza consegnarci alcun record e collocandosi nella fascia di “anomalie calde”, con uno scostamento di +1.1°C dalla media di riferimento 1981-2010 (9.7°C). A Reggio Emilia la temperatura media mensile registrata presso il Campus universitario San Lazzaro è stata di +9,5°C.

“E’ stato per quanto riguarda Modena, dove possiamo fare raffronti storici, un mese – continua la sua analisi il meteorologo dell’Osservatorio Geofisico universitario Luca Lombroso – che ha visto piogge nel complesso consistenti, 83.5 mm, ben più dei 48.7 mm indicati dalla media climatica, ma comunque inferiori a quelle dello scorso anno (103.7 mm) e assai lontane dai record storici di piovosità di marzo”.

A suscitare interesse degli esperti sono, invece, le anomalie termica e pluviometrica dei primi tre mesi 2016, primo trimestre dell’anno, che risulta il terzo più caldo di sempre, almeno dal 1830 quando ha iniziato a Modena la sua attività l’Osservatorio Geofisico, e così pure il terzo più piovoso, sempre relativamente a questo periodo storico.

In dettaglio, la temperatura media del primo trimestre è stata +8.4°C, ed è stata superata solo nel primo trimestre 2007 e 2014. Riguardo le piogge, complessivamente il pluviometro posto sul torrione orientale del Palazzo Ducale di Modena ha raccolto, fra gennaio e marzo 294.6 mm,  quasi tre volte la media di riferimento del trimestre (113.0 mm). Solo due volte, nel 1855 con 298.6 mm e nel 1833 con 330.1 mm, il primo trimestre dell’anno è stato più ricco di precipitazioni del primo trimestre 2016.

Nulla di particolare da segnalare riguardo agli estremi mensili: il giorno più freddo il termometro è sceso a +2.8°C nella minima il giorno 3 marzo e quello più caldo, il 29 marzo, è salito a 20.5°C nella massima.

Nessun giorno del mese ha visto scendere le temperature sotto zero. Anche nelle stazioni periferiche, cioè a Modena presso il Campus del DIEF, il termometro non è sceso sotto +0.8°C e a Reggio Emilia al Campus San  Lazzaro mai sotto +0.2°C, in entrambi i casi raggiunti il giorno 4 marzo. In queste stesse stazioni la giornata più mite è stata il 29 marzo, con massime di 21.1°C al Campus DIEF di Modena e 22.3°C al Campus San Lazzaro di Reggio Emilia.

Fra gli altri dati, il vento nella stazione storica di Piazza Roma a Modena ha raggiunto la sua massima intensità arrivando a soffiare fino a 66 km/h; il sole, sempre qui, ha brillato complessivamente circa per 135 ore, pari al 37% del soleggiamento astronomico disponibile, il che fa dire agli esperti che marzo 2016 è risultato nel complesso piuttosto nuvoloso e poco soleggiato.

Previsione. Secondo l’Osservatorio Geofisico universitario di Unimore è in corso, da giorni, un continuo afflusso di correnti meridionali, umide e miti. Questa situazione sta anche causando un massiccio trasporto di polveri sahariane che contribuiscono da un lato alla colorazione del cielo a tratti tendente al giallo-rossastro e dall’altro alla deposizione al suolo e sulle superfici. “Dalle analisi modellistiche – afferma Luca Lombroso – abbiamo determinato l’origine  delle masse d’aria affluite in questi giorni addirittura dalle aree sahriane poste fra Algeria, Mauritiania e Mali”. Un cambio di circolazione è atteso proprio nelle prossime ore, quando un fronte freddo, finora frenato dall’anticiclone africano, riuscirà ad irrompere portando, fra venerdì 8 e sabato 9 marzo, piogge accompagnate da deposizione di sabbia desertica e alcuni temporali. Seguirà un miglioramento con la giornata di domenica 10 marzo che sarà abbastanza soleggiata, mentre la prossima settimana riprenderanno le correnti umide e miti da sud.
















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