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Jobs act e dimissioni telematiche: dichiarazione Giovanni Messori, direttore di Confindustria Modena

conv-dimissioni-telematDal 12 marzo 2016 è entrata in vigore la riforma in materia di dimissioni introdotta dal Jobs Act. Le nuove norme prevedono che d’ora in avanti le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro devono avvenire, pena l’inefficacia, esclusivamente con modalità telematica, una procedura che ha come obiettivo l’eliminazione del fenomeno delle cosiddette “dimissioni in bianco”. Una modalità innovativa ma che, a pochi giorni dalla sua attivazione, presenta già molte criticità sia per i lavoratori sia per le aziende.

 

Giovanni-MessoriDella riforma in materia di dimissioni e degli aspetti problematici della sua attuazione si è discusso nel corso del convegno organizzato da Confindustria Modena presso l’Auditorium Giorgio Fini di via Bellinzona.

Sul tema Giovanni Messori, direttore di Confindustria Modena, ha sottolineato come: «Già la legge Fornero prevedeva specifiche garanzie per evitare le cosiddette “dimissioni in bianco”, un fenomeno del tutto deplorevole, fortunatamente molto raro a Modena. La nuova riforma, nata per semplificare le procedure e basata su un principio assolutamente condivisibile, nella pratica presenta già numerosi aspetti critici che vanno a ricadere sia sull’azienda sia sui singoli lavoratori che oggi si trovano a dovere affrontare un iter burocratico molto complesso e farraginoso.

Bene dunque il principio sui cui si basa la riforma, ma quello che chiediamo al Ministero del Lavoro è di trovare, in tempi rapidi, un sistema che, attraverso ulteriori semplificazioni, consenta a tutti i lavoratori, anche quelli meno avvezzi all’uso delle nuove tecnologie, di potersi avvalere di questa nuova procedura; se questo non avverrà i disguidi e le difficoltà esistenti aumenteranno notevolmente».

Roberto-CameraDello stesso avviso anche Roberto Camera, funzionario del Ministero del Lavoro presso la Direzione territoriale del Lavoro di Modena e relatore del convegno: «Con questa riforma, la procedura telematica diventa l’unico modo possibile per rendere efficaci le dimissioni. Si tratta di una nuova modalità che sebbene sia innovativa ha, tuttavia, al suo interno aspetti problematici: primo fra tutti il livello di conoscenza informatica del lavoratore, spesso non adeguato per potere seguire questa nuova procedura. Bisogna lavorare ancora tanto per rendere più facili le modalità di registrazione online e garantire maggiore informazioni specialmente per quello che riguarda la data di decorrenza delle dimissioni, elemento che spesso crea criticità nel rapporto tra lavoratore e azienda».

 

 

 

 

 

 

 

















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