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Lavorazioni carni, il tavolo in Provincia a Modena

Tavolo-lavoraz-carni-29-2-2«Abbiamo constatato la disponibilità di tutte le parti interessate per arrivare a un accordo condiviso che risolva, senza forzature, il problema del ricorso improprio alle cooperative esterne, migliorando le condizioni di lavoro salvaguardando la competitività delle imprese». E’ il commento di Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia, al termine dell’incontro sulla situazione occupazionale del settore della lavorazione delle carni che si è svolto, lunedì 29 febbraio, nella sede della Provincia di Modena.

Hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni degli imprenditori, delle centrali cooperative, dei sindacati e i sindaci interessati.

«Il segnale più importante emerso dal tavolo – sottolinea Muzzarelli – è che finalmente c’è la consapevolezza da parte di tutti che così non si può andare avanti. Non si può prescindere dal rispetto delle regole, da una adeguata applicazione per rendere omogenea la situazione su tutto il territorio, evitando effetti di delocalizzazione».

La sintesi della discussione sarà raccolta in un documento, che sarà discusso in un nuovo incontro previsto nei prossimi giorni, da inviare alla Regione in vista di un tavolo regionale sul problema.

Nel corso dell’incontro, nei diversi interventi si è riaffermato che non si tratta di un tema solo modenese che va affrontato a livello regionale e nazionale per eliminare progressivamente il problema derivante da un uso scorretto dello strumento dell’appalto esterno nelle produzioni, innescando un circolo virtuoso, evitando le tensioni come successo nella vertenza Castelfrigo.

E proprio partendo dall’accordo siglato per l’azienda di Castelnuovo Rangone, tutti gli interventi hanno parlato di un primo passo avanti, realizzato con la collaborazione di tutte le componenti, che può rappresentare un esempio positivo per tutto il settore.

Come hanno sottolineato i rappresentanti di Confindustria occorre garantire la competitività di un settore che soffre la concorrenza di altri paesi europei dove il costo del lavoro è inferiore, mentre i rappresentanti per i Cgil, Cisl e Uil serve coniugare competitività e condizioni di lavoro dignitose.

Sono intervenuti anche i rappresentanti di Confcooperative e Legacoop che hanno affermato la necessità di maggiore vigilanza sul rispetto delle regole e che le cooperative cosiddette spurie creano un danno di immagine alle vere cooperative che operano nel rispetto delle regole.

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