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Lapam: infortuni, artigiani primi nella sicurezza

edilizia_10Nel 2014 si contano nelle imprese artigiane 63.075 infortuni denunciati pari al 12,3% dei 512.371 infortuni denunciati nelle imprese private non agricole.

Nel dettaglio l’artigianato è il comparto che mostra la diminuzione degli infortuni più intensa, pari all’8,5%, e più che doppia rispetto alle imprese non artigiane che si fermano sul -4,0%.

Nel dettaglio settoriale nel 2014 si rilevano flessioni maggiori degli infortuni per l’artigianato nel settore delle Costruzioni e impianti (-11,8%), Tessile e confezioni (-11,1%), Mineraria, rocce e vetro (-11,1%) e Legno e affini (-9,6%).

Anche tenendo conto della dinamica dell’occupazione e delle ore lavorate – al netto dei dipendenti in Cig effettivamente utilizzata –  si osserva che l’artigianato presenta una riduzione dell’incidenza degli infortuni sugli occupati attivi del 5,8%, quasi doppia della riduzione registrata per le imprese non artigiane (-3,1%).

Il migliore ritmo di riduzione degli infortuni dell’artigianato è ancora più evidente nel lungo periodo: nell’arco degli ultimi quattro anni, infatti, le imprese artigiane mostrano una riduzione degli infortuni di oltre un terzo, precisamente del 36,7% di oltre dodici punti più ampio del calo del 24,3% relativo alle imprese non artigiane.

Infine uno sguardo al confronto internazionale: i dati Eurostat evidenziano per l’Italia un tasso di incidentalità sul lavoro inferiore del 43,5% a quello della Francia, del 40,1% inferiore a quello della Spagna e del 17,3% inferiore a quello della Germania.

“Il dato positivo generale è ancora più significativo per le imprese artigiane. Questo ci conferma che il lavoro di questi anni ha portato frutto – sottolinea Erio Luigi Munari, presidente generale Lapam -. Lapam Confartigianato è impegnata a lavorare per la formazione e la prevenzione in materia di sicurezza, in particolare verso le micro e piccole imprese. Questi risultati si spiegano alla luce della cultura di sicurezza sul lavoro che, a Modena come a Reggio Emilia, si sta affermando grazie al lavoro delle associazioni, delle istituzioni e delle imprese stesse che, pur tra mille difficoltà operative e di lavoro, rispettano le norme e gli obblighi formativi”.

 

















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