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Menani (LN): Videosorveglianza, l’arte del vendere fumo?

videosorveglianzaIl tanto sbandierato intervento sull’impianto di videosorveglianza cittadino, non è altro che l’impegno previsto nel capitolato di manutenzione straordinaria della ditta vincitrice il bando di gara assegnato nel 2014 con precisi obblighi di sostituzione di telecamere vecchie o non funzionanti e istallazione di nuove. Gli importi non erano soggetti a variazione in assestamento di bilancio in quanto si tratta di un capitolo di spesa blindato che non può subire variazioni, in quanto nato e finalizzato per adempiere ad una obbligazione contrattuale.

Voler trasmettere ai cittadini una realtà distorta è sinonimo di disonestà politica nella quale l’attuale Amministrazione sembra spesso abbandonarsi per dare una connotazione diversa a ciò che è stato stabilito da oltre un anno per il 2015 e 2016.

Non tutti però bevono certe sparate e, documentandosi con gli strumenti a disposizione  (atti pubblici e pubblicati), si scopre facilmente che ciò che qualcuno cerca di venderci come oro colato, non è altro che fumo.

Che Sassuolo meriti di più, questo era lo slogan in voga in campagna elettorale, ormai lo sanno anche i sassi del Secchia. Il valore aggiunto da dare alla città è ben diverso. La videosorveglianza è uno strumento validissimo se non indispensabile per il controllo di una città molto problematica dal punto di vista della sicurezza. Non bastano i pochi slogan del Primo Cittadino, ma servirebbe un impegno concreto, che per ora non si vede ancora, ad affrontare le problematiche per cercare di risolverle o quantomeno migliorare certe situazioni.

Sono state aumentate al massimo le tasse comunali, ma mancano le tanto sbandierate, anche nelle sedi istituzionali, manutenzioni stradali. L’impianto di illuminazione non è efficiente come dovrebbe: molti punti luce sono spenti o si accendono ad intermittenza, basterebbe solo cambiare le lampadine. Troppo difficile? No, solo un po’ di buona volontà e l’impegno da parte dell’Energy Manager ad intervenire.

I varchi agli ingressi della città sono stati dimenticati; e dove sono  i soldi che il primo cittadino diceva di aver accantonato per la loro installazione? Attendiamo, come sta facendo Fiorano ( guarda caso con la paternità dell’allora Sindaco Pistoni), che il Ministero dia finalmente parere favorevole o prendiamo atto che in altri Comuni italiani sono già installati e funzionanti, abbandonando finalmente  alibi e giustificazioni?

Le strade sono un groviera di buche, ripristinate solo in parte non pensando ad asfaltare almeno qualche tratto dei più mal messi.

La segnaletica è spesso inesistente in quanto le linee e le strisce pedonali sono sbiadite a tal punto da non essere più visibili e i numerosi cartelli abbattuti a seguito di incidenti non vengono ripristinati sebbene le assicurazioni paghino puntualmente i danni.

Delle aiuole spartitraffico poi non ne parliamo! In parecchi punti sono stati divelti i blocchi in cemento che le contengono e questi sono accatastati uno sull’altro con il pericolo che se urtati o spostati da qualcuno, ce li troviamo in mezzo alla strada.

Aspettiamo che si faccia avanti qualche altro benefattore?

Per assicurare la manutenzione a strade e segnaletica non bastano le risorse previste dall’art. 208 del Codice della Strada che impegna metà i proventi delle multe, servono risorse aggiuntive ed un vero piano delle manutenzioni. Sarebbe curioso conoscere anche l’utilizzo dei milioni di euro trasferiti ad SGP che eroga gran parte dei servizi comunali comprese le manutenzioni stradali.

Queste sono alcune delle priorità visibili agli occhi di tutti, Sassuolo merita veramente di più!

 

(Gian Francesco Menani Segretario Lega Nord Padania Sassuolo)

















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