L’Associazione culturale Al Bayt e l’Assessorato alla Cultura di Castelnovo Monti hanno organizzato una serata per illustrare e presentare alla comunità le attività di questa realtà associativa, attiva da circa un anno, farla conoscere e farne capire il significato. Al Bayt (La casa), una realtà composta in larga misura da giovani ragazzi, figli e figlie di famiglie immigrate, in particolare dal Marocco e nord Africa, residenti da anni sul territorio appenninico, ben integrati e desiderosi di contribuire alla vita ed all’animazione sociale e culturale del territorio: hanno già avuto modo di collaborare a diverse iniziative culturali svolte a Castelnovo, come Reggionarra ne’ Monti e il Festival Cittaslow di Felina. L’appuntamento per conoscere questa bella e importante realtà è fissato per domenica, 29 novembre, alle ore 20 al Centro sociale Insieme, in via dei Partigiani, e vedrà un saluto e benvenuto ai presenti, la presentazione dell’associazione Al Bayt, ed infine un buffet a base di specialità arabe. Una iniziativa che assume una importanza particolare dato il momento molto delicato a livello europeo per quanto riguarda i temi legati all’integrazione e al dialogo. Spiegano gli organizzatori di Al Bayt: “Siamo un’associazione che ha come fine la promozione di attività culturali, e cerchiamo di favorire incontri e scambi in modo da poterci arricchire delle nostre reciproche differenze. Siamo convinti infatti che lo scambio tra persone con diverse tradizioni crei preziose contaminazioni proficue ed importanti per l’integrazione e la solidarietà. Al Bayt si pone l’Obiettivo di favorire questi incontri, facendo da ponte tra una comunità ormai presente sul territorio da anni e la società che ha accolto questa comunità”. Sull’iniziativa aggiunge l’Assessore alla Cultura e vice Sindaco di Castelnovo Monti Emanuele Ferrari: “Crediamo sia essenziale in questi giorni così difficili, riaffermare con semplicità e forza alcuni valori imprescindibili come quelli dell’ospitalità e dell’apertura che devono caratterizzare una società multiculturale. I ragazzi di Al Bayt sono portatori della ricchezza e della complessità di due mondi: i nostri luoghi dove vivono e sono nati, insieme alle tradizioni religiose e culturali del mondo islamico, dei loro padri e delle loro madri. Per questo e con la loro sensibilità ci aiutano ogni giorno a costruire ponti, a tessere un dialogo paziente, a riscoprire noi nell’incontro con l’altro, nel dono reciproco della presenza”.
