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La lingua dei segni entra negli uffici pubblici di Modena

Quasi ogni giorno un cittadino ha bisogno di rivolgersi a un ufficio pubblico per richiedere un documento, iscrivere i figli a scuola, affrontare un colloquio riguardante una problematica, sporgere denuncia o ottenere un chiarimento. Tutte circostanze in cui si trova quotidianamente anche un cittadino sordo che per farlo si deve però rivolgere a un interprete Lis (Lingua dei segni).

Già il Consiglio comunale si era espresso all’unanimità a favore di servizi di interpretariato per i sordi

Per contribuire ad abbattere la barriera comunicativa che impedisce alle persone con disabilità di esercitare compiutamente i diritti di cittadinanza il Settore Politiche Sociali sanitarie e per l’integrazione del Comune di Modena ha stipulato una convenzione con la sezione provinciale dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi, Ens, per la realizzazione di interventi di interpretariato a favore di cittadini con problemi di sordità. Recependo, in tal modo, anche un indirizzo espresso a unanimità dal Consiglio comunale attraverso l’approvazione di un odg presentato da Per me Modena.

“Interfacciarsi con una società che parla una lingua completamente diversa dalla propria e per lo più sconosciuta, come nel caso dei non udenti, può costituire un ostacolo insormontabile – afferma l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli – Il rischio per queste persone è di non riuscire ad avere accesso alle informazioni necessarie a una vita autonoma, mentre è compito dell’Amministrazione promuovere interventi che garantiscano l’autodeterminazione di tutti i cittadini. Per farlo abbiamo scelto ancora una volta di attingere al prezioso patrimonio dell’associazionismo: l’Ens è infatti vicino più di chiunque altro alle problematiche delle persone sorde e persegue per statuto la finalità di favorirne l’integrazione nella società promuovendone il benessere anche attraverso l’abbattimento delle barriere comunicative”.

La persona sorda residente nel territorio comunale si potrà pertanto rivolgere all’Ens che individua gli interpreti attraverso apposite modalità di selezione e definisce le modalità in cui si svolge l’intervento. Da parte sua, il Comune rimborserà l’associazione per gli interventi di interpretariato finalizzati ad agevolare il cittadino non udente consentendogli di comprendere quanto gli viene comunicato nelle sedi di uffici pubblici comunali o provinciali.

A titolo esemplificativo, la convenzione, che ha validità fino al 31 dicembre 2017, individua alcuni casi specifici come presso la Polizia Municipale per denunce, incidenti o contestazioni multe, al Centro per l’Impiego o al Servizio sociale territoriale per una consulenza o ancora presso i Servizi demografici per pratiche anagrafiche e ai Servizi educativi e scolastici per interventi riguardanti i figli.

















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