La gara per l’assegnazione del servizio è scaduta da un pezzo, ma Casa Serena continua ad operare in un regime di accreditamento provvisorio. Nonostante il bando per l’aggiudicazione del servizio, vinto dalla cooperativa che se ne sta occupando, sia scaduto il 30 settembre del 2013 e da allora la residenza assistenziale viene gestita in una situazione di accreditamento provvisorio (in attesa di quello istituzionale); mentre la cooperativa seconda classificata ha presentato ricorso. “Nonostante l’allarme, rilanciato anche dai mezzi di informazione – osserva il consigliere Stefano Bargi, firmatario di un’interrogazione all’Assemblea legislativa – sui disagi registrati nei mesi scorsi, a causa di una gestione evidentemente provvisoria, Casa Serena continua ad essere oggetto di lamentele da parte dei suoi ospiti e degli operatori”.
Per esempio, da parte del personale Oss e Osa, costretto a turnazioni massacranti, per via dei tagli, mentre “ci risultano aumentati incidenti nelle cure primarie, con la caduta di alcuni anziani, i quali lamentano anche la carenza di farmaci in struttura (che sarebbero costretti a pagare di tasca propria) e la mancanza di sacche per la nutrizione enterale per il Peg”.
Da qui, parte l’affondo di Bargi, che ha interrogato la Giunta regionale per sapere quali urgenti misure intenda adottare quest’ultima, di concerto con l’Ausl, per “garantire – chiede Bargi – un servizio di qualità, almeno ordinaria, all’interno di Casa Serena, venendo incontro alle richieste degli operatori. Al Comune di Sassuolo, invece, chiediamo i tempi per l’accreditamento definitivo della residenza assistenziale (vista la funzione di controllo dell’ente locale) e quelli per la costruzione della nuova struttura già annunciata”.