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Scuola reggiana, l’impegno della nuova Provincia

diriscolProvincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende, per continuare quella collaborazione che ha sempre contraddistinto le due istituzioni e che oggi si rinnova adattandosi al lungo e complesso percorso di riordino. Come ha infatti chiarito il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, anche dopo la Legge Delrio e quella regionale che lo scorso luglio ha rideterminate le funzioni delegate, “le competenze della Provincia nel campo dell’istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio”.

Oltre all’edilizia e alla programmazione della rete scolastica, riconosciute dalla legge nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha infatti riassegnato alle Province le competenze relative ad esempio al dimensionamento degli istituti, all’attivazione o soppressione di indirizzi scolastici, alla gestione di interventi a favore del diritto allo studio (borse di studio e, in supporto ai Comuni, buoni- libro), al trasporto e alla programmazione edilizia.

“Il tema è come esercitare bene funzioni non più assegnateci dallo Stato e che quest’ultimo, conseguentemente, finanzia sempre meno tramite trasferimenti propri”, ha detto il presidente Manghi sottolineando “questa sorta di ‘fai da te’ al quale le Province sono chiamate per ricercare strade alternative da percorrere per garantire alle nostre scuola quella qualità e quella sicurezza che fino ad oggi abbiamo sempre assicurato”.

Ecco allora le dismissioni di patrimonio non più strategico (i magazzini ex Car, Palazzo Trivelli, case cantoniere) per finanziare strade e scuole o la scelta politica “meditata e non semplice, del deliberato sforamento del Patto di stabilità per sbloccare 8 milioni, 2 dei quali destinati all’adeguamento antisismico del Chierici“. E poi ancora l’operazione straordinaria varata dal Governo con le Regioni per attivare mutui con la Banca europea destinati all’edilizia scolastica, grazie alla quale la Provincia di Reggio Emilia per il 2015 ha predisposto ben 52 progetti, il numero più alto insieme alla Città metropolitana di Bologna, ottenendo 7,4 milioni di euro destinati a un quindicina di interventi tra cui l’ampliamento del polo scolastico Gobetti di Scandiano (sopraelevando di un piano la nuova ala inaugurata nel 2010 e raddoppiando le aule da 8 a 16).  Infine la destinazione di parte dell’avanzo di amministrazione per finanziare tra l’altro un sistema di videosorveglianza al polo scolastico di via Makallé (18 telecamere con 3 centri di registrazione).

Confermato poi, come ha annunciato il dirigente del Servizio Scuola Verter Eletti, lo stanziamento di un Fondo unico provinciale da 200.000 euro da ripartire tra tutti gli istituti in base a numero di sedi e di studenti, mentre la funzionaria Paola Canova – oltre ad anticipare una nuova edizione del Salone dell’orientamento tra novembre e dicembre  e una nuova guida per aiutare i ragazzi di terza media nella decisiva scelta della scuola superiore – ha ribadito l’impegno a favore degli studenti disabili attraverso il progetto Tutor, per il quale oltre alla convenzione attivata ad aprile con il Dipartimento di Educazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia saranno destinati anche 55.000 euro di un finanziamento straordinario concesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Martino Soragni dell’Ufficio Politiche comunitarie ha infine ricordato l’impegno della Provincia a favore della mobilità degli studenti: “Anche quest’anno, grazie a ben 4 progetti, per un importo complessivo di contributi pari a  circa 1 milione e mezzo, che ci sono stati approvati nell’ambito del Programma Erasmus+ altri 319 studenti reggiani, 223 delle quarte superiori e 96 neodiplomati, potranno svolgere importanti esperienze formative all’estero da uno a tre mesi”.

















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