Sarà Dacia Maraini a inaugurare, mercoledì 7 ottobre alle 18, alla Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca, in Piazzetta Pasolini, 3, il ciclo di incontri dedicati alla figura di Pier Paolo Pasolini, fulcro della riflessione sulla sua opera artistica e intellettuale promossa dal Comune di Bologna e dalla Cineteca per ricordare il 40° anniversario della scomparsa, avvenuta il 2 novembre 1975.
“Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna” questo il titolo del progetto speciale che raccoglie l’ampio ventaglio di iniziative legate a Pasolini e che ospiterà all’interno del suo programma Dacia Maraini, protagonista del primo appuntamento del ciclo di conferenze “Pasolini poeta dell’eresia”, realizzato in collaborazione con L’Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni culturali, curate da Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna.
Dacia Maraini prenderà le mosse dalla figura del doppio che attraversa l’intero romanzo incompiuto di Pasolini, Petrolio (scritto fra il 1972 e il 1975): non solo il protagonista ha una doppia natura sessuale, maschile e femminile, ma anche la realtà è sdoppiata, fra l’universo ambiguo e torbido dell’industria e degli interessi che gravitano intorno al petrolio, agli intrighi, agli omicidi o ai traffici di corruzione che si consumano nel mondo politico e finanziario, fino ad una serie di visioni – di grande forza espressiva – dove Pasolini sovrimprime la descrizione dell’immagine dell’Italia popolare di un tempo alla degradazione infernale attuale.
Ma il tema del doppio attraversa in realtà l’intera opera di Pasolini e la Maraini ripercorrerà anche le poesie della Nuova gioventù (1973-1974), dove il poeta si immagina sdoppiato in un morto che torna a visitare i luoghi della giovinezza e li vede orrendamente mutati.
Dacia Maraini intervistò Pasolini nel 1971: l’intervista confluì poi nel volume E tu chi eri? (Bompiani, Milano 1973).