“La vicenda Villa Fiorita sembra una di quelle situazioni in cui le decisioni manageriali a tutti i costi debbano avere la meglio a discapito della salute dei lavoratori. Non siamo alla ricerca dei colpevoli e nemmeno staremo a fare la caccia alle streghe. Ci chiediamo però come sia possibile che, in una società consapevole dai rischi di malattie professionali, infortuni e dalle morti bianche, si continui in uno sterile braccio di ferro col solo obiettivo di non chiudere una struttura già largamente contagiata. È possibile che, da quanto appreso, dopo oltre due anni la salute delle persone è stata costantemente messa a rischio e ora i lavoratori per tutelare il proprio sacrosanto diritto di avere un ambiente in sicurezza, debbano ricorrere allo sciopero? Come consiglieri di Sassuolo e firmatari di un interrogazione presentata in comune abbiamo il dovere di stare dalla parte dei più deboli, le lavoratrici e lavoratori. Convinti che la politica ha l’obbligo di pronunciarsi con determinazione e senza esitazione, chiediamo che l’azienda sanitaria trasferisca altrove quanti sono rimasti nella struttura e proceda rapidamente con la bonifica, per ridare alla città il luogo dove i sassolesi possano curarsi senza preoccupazioni di trovarsi in un ambiente malsano”.
Antonio Rossi e Pasquale Del Neso (Lista Civica Pistoni) – Gino Venturelli (PD)