E’ sotto gli occhi di tutti la deriva autoritaria che il Governo Renzi sta imprimendo alla nostra democrazia, appoggiato da un Parlamento delegittimato dalla sentenza della Corte Costituzionale, ammazzando il dibattito, sta lentamente stravolgendo la Carta Costituzionale e la forma repubblicana del Paese.
Ieri sera in Commissione Affari Istituzionali – spiega Rocco Cipriano – si è consumata anche in quel di Formigine un inammissibile vicenda che ha mostrato semmai ce ne fosse bisogno, in tutta la sua oscurità, la vera natura di questo PD. Le parole “se non vi sta bene potete anche stare fuori” non sono degne di un Paese che vuole definirsi democratico.
In Luglio 2014, il PD Formigine chiese collaborazione a tutte le forze politiche in quanto il “Regolamento per la partecipazione democratica dei Cittadini” all’attività amministrativa prevedeva che per ogni Frazione venisse nominato il Consiglio entro 120 giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio Comunale. Dato che era intenzione dell’Amministrazione rivedere il suddetto regolamento per garantire maggior partecipazione ai Consigli di Frazione, si sarebbe dovuta votare una proroga di sei mesi.
Raccogliendo l’invito, seppur questo avrebbe determinato che per un anno nessun rappresentante del MoVimento 5 stelle avrebbe potuto partecipare ai Consigli di frazione, con senso civico, abbiamo votato per la proroga richiesta.
Da Luglio la Commissione si è riunita nove volte (invito i cittadini a rileggersi i verbali), abbiamo fatto diverse proposte migliorative come per esempio dare la possibilità alle Consulte di venire in Consiglio Comunale e confrontarsi direttamente con le forze politiche o permettere ai Consigli di Frazione di poter mettere in Ordine del Giorno del Consiglio Comunale questioni di pubblico interesse.
Come dicevo, dopo otto mesi di lavoro, ieri sera il Consigliere Richeldi (a cui vorrei ricordare che non è più sindaco ormai da tempo), ha scoperto le carte.
Fino ad oggi, secondo l’Art.2 dei Consigli di frazione, era concesso 1 rappresentante per gruppo consiliare invece secondo la fantasiosa “Formula Richeldi” il PD vorrebbe 5 rappresentanti per Frazione ovvero 25 rappresentanti e lasciarne solo 1 per la Lega, 1 per FI, 1 per Lista Civica per cambiare ed 1 per M5S. Stiamo rasentando il delirio di onnipotenza.
Quando ci è stato chiesto di migliorare il “Regolamento per la partecipazione democratica dei Cittadini”, non avevo inteso che Richeldi voleva creare nuove poltrone per il PD, se questo era il suo intento poteva dircelo subito. Leggendo il vecchio Regolamento si apprende che “i Consigli di frazione sono istituiti per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del Comune”, la presenza quindi delle forze politiche dev’essere simbolica e non definita in base a bizzarre formule empiriche.
Un Consiglio di Frazione composto dal variegato mondo delle Associazioni, dai Circoli presenti sul territorio, dagli organi collegiali scolastici, dalle Associazioni di volontariato, … nasce con obiettivi e finalità diverse da un Consiglio Comunale, se il Consigliere Richeldi intende invece snaturare i Consigli di Frazione nominando decine di rappresentanti politici lo dica chiaro!
Mi rimetto al senso di responsabilità e di correttezza del nostro nuovo Sindaco Maria Costi, – conclude Cipriano – affinché richiami il Presidente della Commissione Affari Istituzionali e si lavori per sostenere ed ampliare la partecipazione dei Cittadini e non per dare ulteriore peso e spazio alla politica.
(Gruppo Consiliare MoVimento 5 stelle Formigine) – Regolamento partecipazione democratica