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Maltempo, altri danni e disagi diffusi in provincia. Stato di preallarme per il cavo Parmigiana Moglia

Anche l’ultima ondata di maltempo, con le intense precipitazioni (nevose in montagna) di queste ore, ha provocato danni e disagi nella nostra provincia. “In pratica, attraverso la Protezione civile e in stretto contatto con vigili del fuoco, forze dell’ordine e Consorzio di bonifica, si è mantenuto quel presidio costantemente alto attivato in seguito alla nevicata del 5 e 6 febbraio, a conferma di come, purtroppo, nel nostro territorio a causa di questi eventi meteorologici sempre più estremi si debba affrontare una emergenza continua”, sottolinea il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. 

Allagamenti diffusi. “Dalla sera e per tutta la notte insieme al Coordinamento delle associazioni di volontariato – spiega la responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, Federica Manenti –  abbiamo monitorato il transito delle onde di piena sui torrenti principali, in particolare l’Enza – che ha raggiunto il livello di pre-allarme, rimanendo comunque sotto quello di allarme che avrebbe comportato la chiusura al transito del ponte di Sorbolo – ed il Crostolo , che a Santa Vittoria di Gualtieri ha invece  raggiunto la soglia di allarme inondando terreni e un paio di abitazioni.

“Gravosa anche la situazione Reggio Emilia, con diversi interventi di vigili del fuoco e volontariato di Protezione civile in particolare in via Giovanardi a San Bartolomeo dove si è dovuti intervenire con un escavatore e sacchetti di sabbia a protezione di tre abitazioni minacciate da canali e precauzionalmente evacuate”, continua Manenti.  Allagamenti diffusi anche sulla provinciale tra Barco di Bibbiano e Montecchio, a Campegine  e Poviglio e, in generale, molto intensa l’attività un po’ in tutta la fascia pedecollinare dei volontari di Protezione civile – in particolare Alpini e Radiocomunicazioni Val d’Enza –  a supporto di Comuni e squadre dei vigili del fuoco.

Per il Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale le piogge di ieri e della notte hanno raggiunto i 40 mm dalla collina alla bassa pianura, ma soprattutto hanno colpito terreni già saturi per le precedenti precipitazioni. Molti fossi stradali sono tracimati e nella fascia di alta pianura si è resa indispensabile la chiusura delle chiaviche emissarie: per molte ore la rete di bonifica non ha quindi avuto possibilità di scarico, con allagamenti diffusi nelle aree in particolare tra Enza e Crostolo e bacino Rodano afferente al Crostolo.

Per controllare i livelli nel cavo Parmigiana Moglia che ha oltrepassato al Bondanello la quota di 19,60 metri, questa mattina sono state aperte le casse di espansione di Novellara e contestualmente anche la cassa sul Cavo Tresinaro a Rio Saliceto. L’Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato a partire dalle 14 lo stato di preallarme connesso alla manovra di invaso delle casse di espansione del cavo Parmigiana Moglia a Novellara. “L’eventuale fase successiva, che consiste nell’allagamento controllato delle aree preventivamente individuate, cominciando da quelle adiacenti ai bacini del cavo Parmigiana Moglia, sarà comunicata con un anticipo di almeno 24 ore”, precisa la Protezione civile dell’Emilia-Romagna. Il preallarme riguarda i comuni di Boretto, Brescello, Campagnola, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto e Rolo e, nel Modenese, Novi, Carpi, Soliera e Concordia.

Altre frane. Le intense piogge, oltre ad aggravare frane già attivatesi con la nevicata come quelle di La Vecchia e di Monte Lusino, hanno provocato altri smottamenti sempre a Vezzano e a Baiso. Proprio nel centro di Vezzano, in via Roma Sud, è stata precauzionalmente evacuata una abitazione interessata da frana, mentre sulla Sp 27 Baiso-Roteglia, nei pressi del centro abitato di Baiso, si è verificato uno smottamento della scarpata di valle che ha costretto la Provincia ad adottare un provvedimento di circolazione a senso unico alternato regolato a vista con limitazione della velocità a 30 km/h.

Hanno rischiato l’evacuazione anche 3 nuclei familiari a Castellarano minacciati dalla frana di Cà Telani, attivatasi nella primavera dello scorso anno.

 

















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