Il giudice Antonino Di Matteo sarà cittadino onorario di Modena. Lo ha annunciato la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti leggendo, nel corso della seduta di oggi, giovedì 27 novembre, la risposta positiva del magistrato alla proposta avanzata nei giorni scorsi dal Comune con una lettera firmata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dalla stessa Maletti.
Il giudice, che si è detto “onorato” per la proposta, ha sottolineato di avere “compreso appieno le ragioni di tale iniziativa e, più in generale, il Vostro impegno per la tutela e la promozione effettiva dei valori Costituzionali”.
Nella lettera, infatti, sindaco e presidente avevano ricordato che Modena, pur colpita dalla crisi, resta “un bersaglio ghiotto per la criminalità organizzata” e negli anni si è lavorato per rafforzare la cultura della legalità, soprattutto tra i giovani, con, per esempio, itinerari didattici in collaborazione con Libera o costituendosi parte civile nel processo Black Monkey per esprimere vicinanza al giornalista Giovanni Tizian, minacciato dalla mafia.
Il percorso per la concessione della cittadinanza “per i suoi meriti di magistrato antimafia e il percorso di una vita dedicata all’affermazione della legalità” si concluderà, probabilmente, in marzo.
Antonino Di Matteo, magistrato dal 1991, è stato sostituto procuratore alla Dda di Caltanissetta fino al 1999 per diventare poi pubblico ministero alla Dda di Palermo. Ha indagato sulle uccisioni dei magistrati Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle loro scorte. È stato Pm in numerosi processi a carico di centinaia di mafiosi e si è occupato di molti casi sui rapporti tra mafia, politica e istituzioni. Attualmente è impegnato nei processi per la cosiddetta “trattativa” tra mafia e Stato. È di pochi giorni fa la notizia che la mafia aveva nel 2012 progettato un attentato contro di lui.
