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Pedopornografia: la Polizia di Stato arresta un 40enne modenese

violenza-bambiniAl termine di complesse ed articolate indagini, lo scorso 16 Settembre, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un 4oenne modenese, trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, tra cui anche materiale che si sospetta possa essere stato autoprodotto.

L’arresto è scaturito dall’esecuzione di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna – in relazione ai reati di divulgazione e detenzione di materiale prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori – a seguito di una indagine che ha preso spunto da una segnalazione  pervenuta tramite il Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, il Centro Nazionale per i Minori Scomparsi e Vittime di Abusi operante negli USA. Quest’ultimo organismo svolge funzione di raccordo, raccoglie informazioni che giungono direttamente dai singoli provider e gestori di servizi Internet , trasmettendole per competenza territoriale alle varie Forze di Polizia operanti a livello internazionale. La segnalazione pervenuta, riguardava infatti l’invio di materiale pedopornografico tramite servizi di posta elettronica, da parte di un utente italiano.

L’attività investigativa, delegata alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna, consentiva di giungere all’identificazione del modenese, deferito alla locale autorità per i citati reati di divulgazione e detenzione di materiale prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori.

La perquisizione all’interno di un prefabbricato privo di ogni requisito di abitabilità, ha permesso il rinvenimento di numerosi supporti di memoria informatica, evidenziando la presenza di oltre 2.800 file di carattere esplicitamente pedopornografico, minuziosamente catalogati e memorizzati all’interno di apposite cartelle.

L’arresto è stato convalidato dal Gip di Modena con la misura della custodia cautelare in carcere.

 

Negli ultimi anni gli arresti e l’azione di contrasto per questo tipo di reati  ad opera della Polizia di Stato, ha registrato un continuo, costante aumento. Negli ultimi anni risultano monitorati 1820 siti internet dei quali 526 sono stati oscurati con la pronta collaborazione dei provider italiani.

















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