Due liste per il Consiglio provinciale, una sola candidatura alla carica di primo presidente della ‘nuova’ Provincia di Reggio Emilia, così come è stata ridisegnata dalla Legge 56/2014. Presentate entro le 12 di questa mattina, oggi pomeriggio sono state verificate e accettate dall’Ufficio elettorale.
L’unico candidato alla carica di primo presidente della ‘nuova’ Provincia di Reggio Emilia è Giammaria Manghi (Pd), sindaco di Poviglio.
Due invece le liste che si contenderanno i 12 posti del ‘nuovo’ Consiglio provinciale di Reggio Emilia. Per la lista Pd: Claudia Dana Aguzzoli, Chiara Albanese, Enrico Bini, Elena Carletti, Paola Casali, Angelo Cigarini, Ilenia Malavasi, Alessio Mammi, Mariachiara Morelli, Marcello Moretti, Pierluigi Saccardi e Andrea Tagliavini.
Per la lista Terre Reggiane: Alessandro Bussetti, Paolo Delsante, Sara Devincenzi, Daniele Erbanni, Enrico Ferrari, Daniele Galli, Vincenzo Iafrate, Marcella Menozzi, Giuseppe Pagliani, Giovanni Salvarani, Manuela Venturi e Gianluca Vinci.
Le votazioni, come noto, si svolgeranno domenica 12 ottobre dalle 8 alle 20 presso l’unico seggio allestito a Palazzo Allende, sede centrale della Provincia di Reggio Emilia. Per la prima volta dal 1860 (a parte, ovviamente, la parentesi del fascismo) non saranno più i cittadini a votare, ma alle urne si recheranno soltanto sindaci e consiglieri comunali dei 45 Comuni reggiani: complessivamente 640 amministratori pubblici. Le elezioni del nuovo Consiglio provinciale avverranno attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l’elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprimerà un voto con un valore inferiore rispetto all’elettore (sindaco o consigliere comunale) di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, la preferenza ‘varrà’ 22,778 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di Busana o Vetto, 57,332 se di Rolo o Casina, 111,672 se di Cavriago o Gualtieri, 171,218 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949,434 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia.
Le ‘nuove’ Province, avranno gli stessi confini e la stessa denominazione delle Province attuali e saranno amministrate da tre organi: il Presidente e il Consiglio provinciale, nonché l’Assemblea dei sindaci.
Il Presidente, avrà la rappresentanza legale dell’ente; convocherà e presiederà il Consiglio provinciale e l’Assemblea dei sindaci; sovrintenderà al funzionamento dei servizi provinciali e svolgerà tutte le funzioni attribuite dal nuovo Statuto.
Il Consiglio provinciale, composto da 12 amministratori eletti tra sindaci e consiglieri comunali in carica, si occuperà di proporre il nuovo Statuto all’Assemblea dei sindaci; approvare regolamenti, piani e programmi; proporre all’Assemblea ed approvare, in via definitiva e previo parere favorevole, il bilancio dell’ente; esercitare le funzioni attribuite dal nuovo Statuto.
L’Assemblea dei Sindaci, composta da tutti gli attuali 45 sindaci reggiani, approverà il nuovo Statuto ed eserciterà compiti propositivi, consultivi e di controllo.
Presidente, consiglieri provinciali e sindaci che comporranno l’Assemblea, non percepiranno alcun compenso (gettone di presenza o indennità) per l’attività svolta in Provincia.