La tutela della salute di un lavoratore parte dalla salubrità dell’ambiente di lavoro.
Le odierne tendenze di accogliere il pubblico in ambienti privi di barriere protettive dimostrano una particolare attenzione all’immagine nei confronti dell’utenza, ma allo stesso tempo, espongono il personale dipendente a rischi di varia natura, a partire dal rischio alla salute che non si esaurisce nella sola prevenzione alle infezioni e ai contagi ma riguarda anche l’incolumità fisica del personale.
Oltretutto, secondo la normativa vigente, sui primi 10 giorni di malattia incide la riduzione della retribuzione e bisogna anche mettere nel giusto rilievo l’eventuale contagio (sempre possibile) verso i propri familiari, nei confronti dei quali vanno comunque approntate misure ugualmente cautelative. Al contempo, non va sottovalutato il danno patrimoniale che il datore di lavoro è costretto a subire in caso di assenza per malattia del dipendente.
Nel territorio nazionale, oltre ai casi di contagio da malattie endemiche (ad esempio influenza AH1 n1 o Tbc) si sono già verificati più casi di aggressioni fisiche vere e proprie ai danni di personale addetto al front office anche di uffici pubblici e di Enti locali.
Sulla stampa e sugli altri organi d’informazione, sempre più spesso, vengono diffuse notizie relative a rischi di possibili contagi da altre malattie ancor più gravi come ad esempio “ebola” o “tbc” messe in correlazione alle centinaia di migliaia di sbarchi di profughi che ad oggi si sono verificati.
Il personale più esposto ai predetti rischi, anche nel Comune di Castelfranco Emilia, è naturalmente quello che quotidianamente è a contatto con una “variegata” moltitudine di persone.
Ed è proprio per questo che abbiamo presentato una “mozione” finalizzata ad installare vetrate/barriere protettive idonee ad eliminare e/o comunque ridurre al minimo il rischio di contagi da malattie endemiche di ogni sorta e che fungano altresì da protezione contro eventuali tentativi di aggressione in particolare da parte del personale maggiormente a contatto con il pubblico ovvero quello impiegato presso l’Ufficio Anagrafe. Auspichiamo che la nostra proposta venga recepita.
(Cristina Girotti Zirotti, Capogruppo Lega Nord Padania – Giorgio Barbieri, Responsabile Sicurezza Gruppo Lega Nord)
