«É la dimostrazione che la lotta contro il gioco d’azzardo patologico si può fare costruendo una alleanza sui territori tra tutti i soggetti in campo, anche con un gruppo bancario che fa una scelta coraggiosa e per nulla scontata. C’è da sperare che la legge contro il gioco d’azzardo già approvata in Commissione venga presto portata in aula e sappia vincere le troppe resistenze ancora in campo» Il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali da tempo impegnato su questi temi, plaude la decisione di un noto gruppo bancario di inibire le proprie carte di credito dalle operazioni di pagamento presso esercizi o siti Internet classificati nella categoria commerciale ‘gambling’ (gioco d’azzardo). Di seguito la dichiarazione dell’onorevole Patriarca:
“Nonostante la crisi, il peso del gioco d’azzardo in Italia continua ad essere più che rilevante: il nostro è il primo Paese al mondo per numero di slot machine, si stima una ogni 150 abitanti, mentre cresce la platea di chi gioca online o su dispositivi mobile. Se, da un lato, anche grazie alla sensibilità di singoli cittadini ed associazioni, si sono moltiplicate le iniziative per contrastare la presenza di macchinette e video poker in locali pubblici e luoghi frequentati da categorie a rischio, prima fra tutte quella dei più giovani, dall’altro il coinvolgimento di soggetti privati, come in questo caso, aiuta in modo ancor più netto a trasmettere l’idea che nessuna esigenza di ‘far cassa’ dovrebbe mai sacrificare allo scopo la salute delle persone. La decisione di un noto gruppo bancario di inibire le carte di credito, circa 480 mila, dalle operazioni di pagamento presso esercizi o siti Internet classificati nella categoria commerciale ‘gambling’ (gioco d’azzardo) è la dimostrazione che la lotta contro il gioco d’azzardo patologico si può fare costruendo una alleanza sui territori tra tutti i soggetti in campo, anche con un gruppo bancario che fa una scelta coraggiosa e per nulla scontata. C’è da sperare che la legge contro il gioco d’azzardo già approvata in Commissione venga presto portata in aula e sappia vincere le troppe resistenze ancora in campo.”
